COVID-19, sanità, salute e elezioni regionali liguri
10 settembre 2020
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Ci stiamo avvicinando all’autunno di questo anno drammatico, alle elezioni regionali, alla riapertura delle
scuole: come medici, operatori sanitari e sociali vorremo fornire alcune informazioni e condividere alcune
riflessioni insieme ai cittadini, rivolgendoci ai candidati al Consiglio e alla Giunta regionali ed in particolare a
coloro che sono candidati al ruolo di Presidente di Regione.
L’emergenza Covid-19 ha messo a nudo l’impreparazione del paese, ma ancor di più degli assessorati alla
sanità e dei dirigenti delle ASL e dei servizi di Prevenzione di molte Regioni italiane: particolarmente in
Lombardia ma non solo. Anche in Liguria sia l’incidenza che la letalità sono state superiori alla media
nazionale (1 ISS, agosto 2020). Nei tre mesi gennaio-marzo i morti per tutte le cause e di tutte le età in Liguria
sono stati 3.234, 50,3% in più della media 2015-2019 (2 ISTAT, maggio 2020). Infine, il numero di tamponi
eseguiti è stato inferiore alla media nazionale (3 Quotidiano Sanità, 8 maggio 2020). I ritardi, le inefficienze e
gli errori sono stati pagati con sofferenze, morti e aggravamento delle condizioni di reddito e di lavoro e di
salute di molti italiani nella nostra come in altre regioni. Le persone infettate dal coronavirus o quelle che
erano a rischio di esserlo sono state lasciate senza una assistenza di prossimità, senza poter ricorrere ai loro
medici di famiglia, i quali a loro volta non avevano ricevuto né istruzioni e linee guida né dispositivi di
protezione elementari (mascherine, camici, tute, visiere, disinfettanti). A parte le informazioni dei media, ciò
che veniva offerto loro erano tre o quattro numeri di emergenza, presto congestionati, e nei casi clinici più
severi il ricovero ospedaliero: pronti soccorso caotici, reparti senza il livello necessario di sicurezza e
profilassi, poche sale di terapia intensiva non sempre con personale adeguato.
C’è chi spera di tornare a “come eravamo prima d