Come scegliere un
climatizzatore
Il climatizzatore potrebbero essere considerato un dispositivo di “lusso”, un optional che non si trova in
tutti gli ambienti. È sicuramente uno degli elettrodomestici dall’impatto più importante sulla bolletta.
Soprattutto durante la stagione estiva, questo dispositivo funziona a pieno regime e le bollette a fine
mese sono decisamente proibitive.
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Così come succede con la maggior parte degli elettrodomestici (grandi o piccoli che siano), il risparmio
economico è garantito se il modello di condizionatore è moderno, la classe energetica è superiore e la
funzione eco è presente. Verificare l’efficienza della macchina e tenere i filtri sempre puliti è un altro
modo per risparmiare sulla bolletta. A questo punto occorre capire quali sono i parametri che guidano
l’acquirente alla scelta del climatizzatore ideale.
Il primo aspetto da considerare quando ci si reca a comprare un condizionatore è il numero di stanze da
rinfrescare e le dimensioni. Questa è una considerazione importante perché il dispositivo è composto da
un’unità esterna e una o più unità interne. Un climatizzatore monosplit o un condizionatore portatile
sono i più indicati per una sola stanza.
Qualora si tratti di un ambiente che non supera i 35 mq, sarebbe preferibile optare per un
condizionatore con capacità di raffreddamento che va tra i 7000 BTU ed i 12000 BTU. Se la stanza da
raffreddare è più grande di 35 mq, i BTU dovrebbe essere compresi tra i 15000 e i 18000. C’è
un’alternativa al climatizzatore, il raffrescatore, un dispositivo che da un po’ di sollievo durante le
giornate più calde.
È la soluzione ideale se non si ha la possibilità di installare lo scarico del climatizzatore. Per quanto
riguarda gli ambienti con più stanze da rinfrescare, i condizionatori indicati sono dual split, trial split o
quattro split. Questi modelli sono progettati con