Collana Koiné (saggi)
GIACINTO PLESCIA
L’EPISTEMICA,
IL NULLA
E
L’ARTE
! 7,00
“Aymard, successore di Braudel, propone di fare i conti con la
scienza, di partire da matematica e teorie del caos; si orienta ver-
so rappresentazioni non lineari del tempo e l’analisi delle società
in termini di sistemi dinamici. Le analisi della disseminazione,
della biforcazione, della complessità o dell’analisi stocastica invi-
tano a rimettere in discussione certezze e teorie; avrebbero affa-
scinato lo stesso Braudel che cercava di individuare i possibili
contatti tra vari settori di ricerca.
Il presente saggio intende partire da questo suggerimento, anche
sulla scia di un precedente testo “Ontologia della Physis” in cui
“l’attrattore strano” ed i “numeri immaginari” erano apparsi uti-
li strumenti interpretativi , pur nella consapevolezza che è solo
un primo abbozzo e che necessita del vaglio dalla comunità
scientifica. L’esistenza di alcuni paradigmi pare siano presenti,
sottotraccia, in alcune pagine, lette e commentate dall’autore, di
Parmenide, Pitagora, Eraclito, Platone, Aristotele, Plotino,
Agostino, Leibniz e Newton.
Per Petitot il significato epistemologico della teoria di Thom è
compatibile con il kantismo: la Critica della ragion pura insiste
sul carattere costitutivo di conoscenza scientifica della geome-
tria e della matematica, cioè, in linguaggio kantiano, sul fatto
che la matematica è fatta di Giudizi sintetici a priori.
L’analisi procede coi rapporti tra il nulla e l’arte, per soffermarsi
sui fondamenti della ragione ed i temi connessi a Verità e Teoria,
affronta poi il significato della dynamis ed il problema del Tempo
per chiudere con Gödel. Il nulla viene posto in relazione alla
morfogenesi thomiana e non solo ai suoi rapporti con l’epistemi-
ca bensì all’arte con suggestivi intrecci, collegamenti e salti sto-
rico-temporali. Isteresi, pregnanza, salienza, singolarità, morfo-
genesi sono utensili validi per le scienze, la filosofia, e per l’este-
tica. Il testo è una rielaborazione di tesine per gli esami con