Il sindaco di Vignole Borbera, Giuseppe Teti, stato denunciato dalla Deref per aver pubblicato
un post su Facebook considerato diffamatorio dalla propriet dell'azienda titolare dell'impianto
di recupero di rifiuti non pericolosi, precisamente inerti dei rivestimenti dei forni delle fonderie e
altro, situato nella zona industriale del paese verso Borghetto. Nel 2014 la Deref aveva richiesto
alla Provincia l'autorizzazione all'ampliamento della sua attivit, realizzando, tra l'altro, una
nuova superficie in cemento, di circa 300 metri quadri, da destinare allo stoccaggio materiali. Nel
2016 il Comune aveva imposto, tramite l'approvazione di un regolamento, lo smaltimento di tutte
le acque provenienti dal sito in fognatura e la costruzione di vasche di laminazione, allo scopo di
tutelare maggiormente l'ambiente, soluzione che ha impedito alla Deref di procedere con
l'ampliamento.
Da qui la decisione di impugnare al Tar il regolamento comunale, che lo scorso anno ha annullato
il regolamento sullo smaltimento delle acque nella parte riferita alle dimensioni delle vasche di
laminazione, condannando comunque il Comune a pagare oltre tremila euro di spese
legali poich non toccava all'ente imporre queste regole ma alla Provincia. Prima della sentenza,
per, il sindaco si era espresso su Facebook sulla decisione dell'azienda di impugnare il
regolamento. "Sul social network racconta nel luglio del 2016 avevo scritto che, a mio avviso,
la Deref aveva mostrato una certa insensibilit nei confronti della tutela dell'ambiente, scopo
per il quale era stato approvato il regolamento che imponeva quelle regole all'azienda, la quale,
sempre a mio avviso, aveva pi a cuore il guadagno del resto". Per queste frasi Teti stato
querelato dalla propriet per diffamazione a mezzo stampa. L'azienda, al momento, non si
esprime: "Ci sono le indagini in corso, parleremo eventualmente in futuro". Gianpiero Carbone
030418 Giornale7