Corte di Assise d'Appello di Torino. Colpo di spugna definitivo per tutti gli imputati.
Ennesima sentenza che esclude il dolo, ennesimo capitolo da aggiungere al nostro
voluminoso libro "Ambiente Delitto Perfetto", sottotitolo "Non esiste Giustizia in campo
ambientale". I processi in sede penale non portano nulla alle Vittime e all'ambiente. La
richiesta di un milione di euro per decesso da tumore viene "risarcita" come "metus"
angoscia con 10mila euro. La bonifica del sito inquinato resta nel libro dei sogni, la tutela
della salute dei lavoratori e dei cittadini resta affidata alle quotidiane lotte sul territorio.
Questi processi sono utili solo alle parcelle degli avvocati di accusa e difesa, e agli
immancabili quanto ingiustificati "risarcimenti" ad Associazioni inerti ed ad Enti perfino
collusi con l'inquinatore, i quali piombano come avvoltoi ogni qualvolta un Pubblico
Ministero apre un procedimento penale in qualche parte d'Italia. La Sezione di Alessandria
di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute ha contestato la propria
presidenza dichiaratasi "soddisfatta" della sentenza di primo grado (ha revocato l'avvocato
e si dimesso dal consiglio direttivo Lino Balza, figura storica del Movimento,
protagonista per mezzo secolo delle lotte e delle conseguenti rappresaglie aziendali), i
Soci unanimi l'hanno perentoriamente invitata pi volte, buona ultima al recente
Congresso, a tutelare in sede civile le Vittime, le 15 persone fisiche parti lese che essa
rappresenta legalmente e che hanno diritto ai risarcimenti su cui si erano ufficialmente
impegnati Luigi Mara e Lino Balza, risarcimenti da essa stessa richiesti in avvio del
processo (2.848.450 euro !).
Come non esistesse nel Codice Penale, anche la Corte di Assise d'Appello di Torino non
ha applicato l'articolo 439 ("Chiunque avvelena acque destinate all'alimentazione, prima
che siano attinte o distribuite per consumo, punito con la reclusione non inferiore a 17
anni"). Dunque Montedison e Solvay, ovvero gli otto amm