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Via Concordia 8 – Ceriale (SV)
MANIFESTO di INTENTI
Il Covid19 ha messo in evidenza, tra le altre, almeno tre cose fondamentali:
a) l’incapacità e l’impossibilità per l’attuale sistema, a livello globale, di proteggere e
avere cura della popolazione. Solo grazie all’abnegazione degli operatori sanitari
non ci sono stati danni peggiori;
b) la fragilità, anche economica di questo sistema;
c) lo scontro reale, vero e concreto, oggi in atto tra mercato e profitto, da una parte, e
vita, dall’altro.
Pensiamo sia scontato che chi oggi detiene il potere abbia l’obiettivo di far tornare tutto
come era prima.
Il problema è che la stragrande maggioranza dell’umanità semplicemente non se lo può
permettere.
Allora chi ha a cuore le sorti dell’umanità, della vita e della cura della vita, deve attrezzarsi
per fare in modo che tutto non ritorni come prima, semplicemente perché il problema era
esattamente il prima.
La questione che a noi pare centrale e decisiva è allora l’affermazione e la rivendicazione
dei diritti fondamentali e la loro non disponibilità al “mercato” e la loro non assoggettabilità
ai bilanci. Quindi, le risorse disponibili devono essere indirizzate prioritariamente al
soddisfacimento dei diritti fondamentali per tutte e tutti.
Tra i diritti fondamentali, due pensiamo siano quelli in grado di avviare un percorso
esattamente sul terreno del conflitto reale oggi in atto tra profitto e vita e di allargare la
consapevolezza che tutto quello che ci sta succedendo è esattamente il frutto di "come
era prima": il diritto alla salute e il diritto all’accesso all’acqua.
E lo sono perché sono quelli che garantiscono la fruizione di tutti gli altri diritti e una vita
dignitosa.
Sicuramente, nel mettere in campo analisi, proposte e mobilitazioni su questo terreno
intrecceremo e ci dovremo occupare di altre importanti questioni: l’ambiente e i
cambiamenti climatici, la democrazia, il debito e il reperimento delle risorse, il lavoro come
diritto e non come merce di scambio.