Lino Balza
Luigi Mara
&
Medicina democratica
Luci e ombre di un grande protagonista.
Il filo rosso che lega il "sessantotto" alla nascita dell'Associazione di Giulio Alfredo
Maccacaro,
e passando per la mutazione genetica, fino alla sua scissione.
Luigi Mara compare spesso nei miei libri in quanto il nostro sodalizio durato pi di
quaranta anni, interrompendosi bruscamente qualche mese prima della sua morte. Della
sua vita terrena e postuma, questo taccuino raccoglier aspetti nel bene ma anche nel
male, perci non li leggerete mai nelle rituali commemorazioni dei cortigiani e degli
pseudoaccademici: incapaci di affrontare un confronto-scontro di idee e, nel contempo, di
rendersi conto che in questa epoca "web al quadrato" ogni censura velleitaria.
Ad esempio, nel 2016, mentre su Internet era a disposizione di migliaia di persone,
nessuno pot sulla Rivista omonima dell'associazione Medicina democratica leggere
l'articolo "In ricordo di Luigi Mara", che cominciava cos:
""Sono stato tra i pi prolifici redattori di Medicina democratica Movimento di lotta per la
salute, organo ufficiale dell'omonima Associazione fondata da Giulio Maccacaro, della
quale il 'quarantennale' nel 2016 rischia di evaporare in autocelebrazione piuttosto che
stimolare una solida riflessione indispensabile ad un rilancio ormai indifferibile. Il vero e
solo direttore della Rivista sempre stato Luigi Mara. La Rivista stata la sua creatura
prediletta fino agli ultimi giorni di vita, quando si trovato costretto a difenderla
strenuamente. E anacronisticamente. Ma per decenni quelle riunioni di redazione, in
quella catacomba di cantina di via dei Carracci a Milano, hanno rappresentato l'unica
forma organizzativa di Medicina Democratica: i rari congressi si riducevano ad una specie
di rimpatriata di fedeli e i direttivi erano meno di una formalit. E' cos che di fatto, senza
alcun titolo ufficiale, Luigi Mara ha guidato per quaranta anni Medicina Democratica
plasmandola come un