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La grave situazione sanitaria della Fraschetta non è ulteriormente
tollerabile
(Claudio Lombardi)
Assemblea molto partecipata quella organizzata venerdi 7 febbraio dai ragazzi di FFF
sul grave inquinamento di Spinetta Marengo. Ha avuto un impagabile merito: quello
di infrangere il muro di silenzio che avvolge i danni alla salute degli abitanti ed
all’ambiente provocati dal Polo chimico nel corso degli anni. L’indagine
epidemiologica recentemente resa pubblica ha confermato-come ampiamente
documentato da “Il Piccolo”- le eccedenze di morti e malattie specialmente tumorali
nella zona di Spinetta. La testimonianza delle mamme NOPFAS che vivono
l’analogo drammatico problema in Veneto è stata commovente e preziosa: ha
tangibilmente dimostrato come si possa agire e reagire all’avvelenamento del suolo,
delle falde acquifere ed in definitiva dell’acqua potabile causato dalla ditta Miteni nel
Vicentino. Di notevole valore la relazione del dott. Morricone, medico ambientalista
che ha condotto un’accurata valutazione dei dati degli studi epidemiologici dell’area
Fraschetta avvalorando con l’autorevolezza della sua esperienza la gravità della
situazione sanitaria.
Le eccedenze dei tipi di malattie e dei tipi di tumore che raggiungono e superano in
certi casi nella popolazione delle immediate vicinanze del Polo chimico il 50%
rispetto alla popolazione della provincia di Alessandria e del Piemonte come
potrebbero ragionevolmente essere attribuite ad altre cause? Riporto testualmente lo
scritto del dott. Morricone: “Dall’analisi di questi dati si evince un importante
incremento per patologie, tumorali e non tumorali, nella zona adiacente al polo
chimico di Spinetta. Ciò è verosimilmente strettamente correlato alle esposizione a
sostanze tossiche ed inquinanti relative all’area in esame. Come tutti gli studi di tipo
epidemiologico-descrittivo (che non hanno infatti questa finalità) non è possibile
stabilire un rapporto diretto causa-effetto, ma il dato è talmente eclatante che
risulterebbe poc