COMUNICATO STAMPA
Le attuali misure di riduzione dei pesticidi non riescono a proteggere i gruppi vulnerabili
dall'inquinamento da pesticidi, come dimostra un nuovo studio italiano
Un nuovo studio condotto nella provincia italiana di Bolzano-Alto Adige rivela che, nonostante
le misure adottate dalle autorità locali per ridurre l'inquinamento da pesticidi, i pesticidi sintetici
che possono danneggiare la salute umana e l'ambiente sono ancora rilevati nei parchi giochi e
nei cortili delle scuole [1, 2].
Lo studio, frutto della collaborazione tra esperti di ISDE-Medici per l’Ambiente, Health and Environment
Alliance (HEAL), Pesticide Action Network (PAN) Europe, PAN Germany e l'Università di Risorse
Naturali e Scienze della Vita di Vienna (BOKU), è stato condotto in una delle principali regioni agricole
per la produzione di mele e vino in Europa. I ricercatori hanno esaminato i dati ufficiali di 306 campioni
di erba raccolti da 88 siti pubblici non agricoli, come parchi giochi per bambini, mercati e cortili di
scuole, tra il 2014 e il 2020.
Le conclusioni mostrano che le misure locali esistenti per ridurre la deriva dei pesticidi nella regione
non sono abbastanza efficaci per prevenire l'esposizione ai pesticidi negli spazi pubblici. Queste misure
comprendono cartelli di avvertimento e restrizioni sull'orario e sulla distanza in cui i pesticidi possono
essere spruzzati [3].
I principali risultati includono:
Nonostante una leggera riduzione dei residui di pesticidi durante il periodo di studio, è stato
possibile rilevare residui di almeno un pesticida nel 73% dei siti campionati e residui multipli
nel 27% dei siti nel 2020.
Il fluazinam, un fungicida che si sospetta possa causare danni al feto e che è stato collegato al
cancro in studi sugli animali, è stato rilevato nel 74% dei siti contaminati. Sono stati rilevati
frequentemente anche altri pesticidi dannosi come il fungicida captan (60%) e l'insetticida
fosmet (49%).
La percentuale di residui potenzialmente dannosi per la riproduzi