Strage ferroviaria di Viareggio:
dalla Cassazione un messaggio chiaro!
Da undici anni e mezzo le 32 Vittime della strage ferroviaria di Viareggio sono, loro malgrado,
testimoni irriducibili, prima e oltre ogni sentenza, che un cambiamento radicale è urgente e
necessario.
Innanzitutto, esprimiamo la nostra incondizionata solidarietà ai familiari di bambini, ragazze,
uomini e donne, che persero la vita quella maledetta notte (29 giugno 2009) e ai familiari dei morti
sul (e da) lavoro e delle tante stragi da profitto.
Mentre eravamo in attesa della sentenza di Cassazione, il giorno prima (7 gennaio: 16° anniversario
del disastro ferroviario di Crevalcore), un lavoratore di una ditta moriva sui binari travolto da un
carrello nella stazione di Jesi (An) e un treno deragliava presso Terni a causa di una frana! Morti e
incidenti che smascherano sentenze "abilmente strutturate", e perciò ancor più infami, che
contribuiscono a questo inesorabile stillicidio di vittime e di esseri umani devastati nel corpo e nella
mente.
Il nostro sostegno ai ferrovieri, ai lavoratori e alle lavoratrici, per le conseguenze che la sentenza
produce contro di loro. Infatti, è stata cancellata l'aggravante sulla violazione delle norme di
sicurezza sul lavoro, fatto che ha determinato l’assoluzione di tutte le Società per Azioni (S.p.A.).
Il messaggio è sin troppo chiaro: il sistema è sano e innocente; può continuare con omissioni,
mancate valutazioni dei rischi, tagli di personale e aumento dei carichi di lavoro, scarsa
manutenzione, a non fornire i carri di rilevatori anti-svio, di rivestimenti adeguati a simili trasporti,
di carri scudo, a non ridurre la velocità...
Questa sentenza autorizza, legittima, ISTIGA il sistema a subordinare la sicurezza a logiche di
mercato, a tagliare i costi per la sicurezza e la salute per aumentare i profitti.
Dice la sentenza: se dovessero esserci reati, sono di singoli responsabili, che possono essere anche
giudicati ma non prima di aver “tolto loro di dosso” gran parte delle impu