Non vogliamo più vedere i nostri cari ammalarsi e morire a causa di Solvay.
I dati di ARPA Piemonte parlano fin troppo chiaro: se sei di Spinetta hai maggiore
probabilità di essere ricoverato per tumore al rene, tumori epatici, malformazioni
dell’apparato genitale-urinario. Se sei un bambino o una bambina fino ai 14 anni di
età è maggiore la possibilità che tu sia affetta/o da malattie neurologiche.
Vogliamo la sicurezza di vivere in territori salubri!
Vogliamo che le istituzioni impongano le azioni necessarie a rendere sicuro il luogo
in cui viviamo:
Bonifica integrale dell’area contaminata
Stop alle emissioni di sostanze tossiche e climalteranti
Screening medico della popolazione.
Nel 2012 Solvay fu costretta [dopo la denuncia in magistratura e la campagna
nazionale promosse da Lino Balza n.d.r.] e a sospendere la produzione di PFOA –
perfluoroottansolfonato, vietato dalle normative e dalle convenzioni internazionali. I
PFOS, insieme ai PFOA – acidi perfluoroottanoici -, sono le classi più diffuse dei
PFAS. Questi acidi perfluoroacrilici – che Solvay tutt’ora produce, seppur con un
nome diverso (il C604) -, sono riconosciuti tra i fattori di rischio per un’ampia serie
di patologie, ad alte concentrazioni sono tossici non solo per l’uomo, ma per tutti gli
organismi viventi.
I PFAS penetrano con facilità nelle falde acquifere e, attraverso l’acqua, raggiungono
i campi e i frutti dell’agricoltura, e perciò le nostre tavole.
Sabato 22 febbraio alle 17.00 manifesteremo in Piazza della Libertà ad
Alessandria davanti a Provincia e Prefettura proprio per chiedere a gran voce che
non venga autorizzato l’ampliamento della produzione del PFAS C6O4.
Per troppo tempo Solvay, con la connivenza delle amministrazioni locali e non solo,
ha dimostrato come il profitto, per loro, valga molto più della salute. E con la
richiesta dell’ampliamento della produzione di C604 dimostra di continuare a farlo!
Non possiamo più stare a guardare: la Solvay inquina, e il silenzio ci sta
uccidendo!
Tutte