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Le studentesse e gli studenti, le giovani ed i giovani, che si mettono in cammino per la
salvezza del mondo vivente e con esso dell'umanita' che ne e' parte, queste studentesse e
questi studenti, queste ragazze e questi ragazzi, e gli adulti che vorranno ascoltarle ed
ascoltarli, sono la nonviolenza in cammino.
Sono l'umanita' autocosciente e responsabile di Socrate, di Kant e di Levinas; sono la
forza dell'amore di Tolstoj e di Gandhi, di Capitini e di King, di Maria Montessori e di Maria
Zambrano; sono la virtu' dell'attenzione di Simone Weil, sono il cuore pensante di Etty
Hillesum, sono la societa' delle estranee di Virginia Woolf, sono il miracolo della nascita',
la vita attiva e l'umanita' plurale di Hannah Arendt che si oppone alla banalita' del male e al
male radicale; sono il principio speranza di Ernst Bloch e il principio responsabilita' di Hans
Jonas, sono l'umanita' planetaria di Ernesto Balducci; sono la risposta viva e luminosa
all'appello di Rosa Luxemburg e di Chico Mendes, di Guenther Anders e di Alexander
Langer, di Wangari Maathai e di Berta Caceres, di Laura Conti e di Ivan Illich, di Rosanna
Benzi e di Carla Ravaioli, di Franca Ongaro Basaglia e di Luce Fabbri; sono
l'internazionale futura umanita' gia' compresente in persuaso colloquio corale con
l'umanita' intera; figurale adempimento del sogno di solidarieta' e di liberazione di
generazioni e generazioni di oppresse e di oppressi che hanno subito sofferenze indicibili,
che hanno resistito al male, che hanno preferito lottare per il bene comune dell'umanita'
anziche' cedere alle perfide lusinghe dell'ingiustizia, della complicita' o della
rassegnazione.
Queste ragazze e questi ragazzi, dal profondo del cuore le e li ringraziamo.
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E che dopo il 27 settembre il 2 ottobre sia in tutto il mondo, per l'umanita' intera, un nuovo
giorno di parresia: perche' ogni persona senziente e pensante dopo Auschwitz e dopo
Hiroshima conosce questa ineludibile verita': che solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita' dalla catastr