TERA e AQUA Febbraio - Marzo 2019
A proposito di vaccini ed epidemie Morbillo: procurato allarme a mezzo stampa
Ordine Nazionale dei Biologi
TG2 e TG1 Rai e altri organi di stampa del 29 ottobre 2018 hanno diffuso con grande risalto la "notizia",
pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, di una "epidemia di morbillo": 8 casi all'Ospedale pediatrico
Giovanni XXIII di Bari. Il "contagio", era ribadito nei vari servizi, potrebbe essere stato innescato dal figlio di
genitori "novax". "Il focolaio epidemico si legge nell'articolo sarebbe scoppiato, a quanto pare, anche
per via della tardiva applicazione dei protocolli previsti dalla legge". Insomma: una bambina di 10 anni,
figlia di genitori anti-vaccinisti, potrebbe aver innescato una catena di contagi. Che ha riguardato anche un
bimbo di 11 mesi, ricoverato nello stesso reparto del nosocomio barese per otite e ora alle prese con una
malattia molto grave. A stretto giro arrivata la precisazione di Cinzia Germinario, responsabile
dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia: "nessun allarme epidemia di morbillo in Puglia.
Basta il ricovero di un bambino, come in questo caso, per innescare una normale catena di contagio tra i
non vaccinati perch il morbillo una patologia altamente contagiosa; la situazione non preoccupante".
Ma proviamo a fare chiarezza. Con il termine epidemia, dal greco epi dmos, letteralmente "sopra il
popolo", s'intende una malattia che colpisce un numero di individui significativamente superiore rispetto
all'atteso, in una determinata popolazione e in un determinato lasso di tempo; la condizione di una
malattia costante
mente presente nelle condizioni di cui opra. Il morbillo (dal latino medievale morbillus, piccola malattia)
una patologia infettiva assai comune, normalmente benigna, superabile senza alcuna conseguenza
deleteria e, anzi, conseguendone un'immunit a vita. L'Istituto Superiore di Sanit chiaro in proposito:
"Una volta contratto, il morbillo d un'immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non