21 dicembre
2019
CONSIDERAZIONE SUI RISULTATI DELL’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SUGLI
ABITANTI DELLA FRASCHETTA
( di Claudio Lombardi)
Finalmente conosciamo i risultati dell’indagine epidemiologica . E’ stato il principale obiettivo che
mi ha indotto ad ottenere l’incarico di assessore all’Ambiente del Comune. E non è stato facile
poter far realizzare l’indagine. Ho avuto a che fare con una cultura vetero- industrialista di scarsa
sensibilità al problema, con immotivate paure di scontro con potentati locali, con immotivate
carenze di fondi per finanziare la ricerca ad ASL e ARPA. Eppure il mio obiettivo, la domanda alla
quale volevo avere risposta con le associazioni ambientaliste ex Medicina Democratica e
Legambiente, era la seguente: la chiusura dei più inquinanti reparti del Polo Chimico per la
produzione del Biossido di Titanio, dei Pigmenti coloranti, dei Bicromati e dell’ Acido Solforico
hanno portato a tangibili miglioramenti della salute degli abitanti di Spinetta e della Fraschetta ? I
risultati dell’indagine epidemiologica condotta hanno mostrato che in Fraschetta ci si ammala e si
muore assai di più ( fino al 50% per alcune patologie tumorali) che nel resto della provincia di
Alessandria ed in Piemonte. Questa la risposta al quesito che posi: i miglioramenti fatti nel corso
degli anni ai reparti del Polo Chimico non sono sufficienti a salvaguardare la salute degli abitanti.
Nell’aria, nelle acque continuano a fuoriuscire composti altamente nocivi per l’uomo e per
l’ambiente. Tutto ciò non può e non deve più essere tollerato. Questo il drammatico messaggio che i
risultati dell’indagine inviano alle autorità pubbliche : a cominciare dal Comune di Alessandria ad
arrivare al Ministero dell’Ambiente. Ma cosa fare urgentemente? 1) il biomonitoraggio della
popolazione – analisi del sangue per valutare la presenza di veleni quali i PFAS - 2) aggiornare con
cadenza annuale l’indagine epidemiologica sui residenti circoscrivendola eventualmente alle aree
più critiche , quelle a ridoss