PIENO SOSTEGNO ALLA MAGISTRATURA DI TARANTO SULLA VICENDA DELL

PIENO SOSTEGNO ALLA MAGISTRATURA DI TARANTO SULLA VICENDA DELL, updated 5/14/25, 6:52 PM

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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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PIENO SOSTEGNO ALLA MAGISTRATURA DI TARANTO SULLA VICENDA DELL'ALTOFORNO 1
DELL'ILVA

In merito alle recenti polemiche riguardanti la gestione dell'emergenza all'Altoforno 1 dello
stabilimento Ilva di Taranto, esprimiamo il nostro pieno e convinto sostegno all'operato della
magistratura tarantina, rappresentata dalla Procuratrice Capo Eugenia Pontassuglia.

La Procura di Taranto si è agita con tempestività, trasparenza e rigore, autorizzando tutte le
attività richieste dall'azienda nei tempi previsti e in piena conformità alle indicazioni tecniche degli
enti preposti al controllo ambientale e alla sicurezza. Le decisioni assunte sono state dettate
esclusivamente dalla necessità di tutelare l'integrità delle prove, la sicurezza dei lavoratori e la
salute pubblica, senza mai ostacolare le attività essenziali per la messa in sicurezza dell'impianto.

Il sequestro dell'altoforno è un atto che la magistratura ha dovuto prendere di fronte a un
incidente rilevante che oggettivamente costituisce un pericolo grave e immediato. Ancora una
volta si conferma una cosa evidente: abbiamo avuto ragioni da vendere nel contestare in ogni
sede le gravi critiche degli impianti ILVA. Mi fatti ci danno ragione, purtroppo. Il ministro Urso,
invece di trarre insegnamento dalle dure ed evidenti lezioni dell'esperienza, contesta la
magistratura. Fa come come il malato che contesta il medico.

Riteniamo inaccettabile ogni tentativo di delegittimare l'azione della magistratura, che - nell'ottica
dei principi costituzionali - rappresenta un presidio fondamentale di legalità e di garanzia per i
cittadini, soprattutto in un territorio segnato da gravi emergenze ambientali e sociali.

La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro
Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che
animano l'operato dei magistrati.

Invitiamo tutte le istituzioni, le parti sociali ei cittadini a sostenere il lavoro della magistratura,
affinché sia fatta piena luce sulle cause dell'incidente e siano accertate tutte le eventuali
responsabilità. Solo nel rispetto della verità, della legge e della trasparenza sarà possibile costruire
un futuro diverso per i cittadini di Taranto e per i lavoratori dello stabilimento siderurgico,
continuamente esposti a rischi elevatissimi.

Ricordiamo che la mattina del 7 maggio 2025 all'altoforno 1 dello stabilimento Ilva di Taranto si è
verificato lo scoppio di una tubiera, con fuoriuscita di gas incendiato e proiezione di materiale
solido incandescente, causando un vasto incendio. L'evento ha esposto a gravi rischi i lavoratori
presenti nell'area.

Ricordiamo inoltre che Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva inaugurato
la riaccensione dell'altoforno 1 dello stabilimento siderurgico di Taranto il 15 ottobre 2024, dopo
che l'impianto era stato fermato da agosto 2023 per manutenzione. La cerimonia si era svolta
nello stabilimento alla presenza del ministro, dei commissari straordinari di Acciaierie d'Italia e di
altri rappresentanti istituzionali, ma le associazioni ambientaliste avevano contestato l'evento.

Ricordiamo infine che, per quanto riguarda l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), tra le
misure rimaste incomplete allo stabilimento Ilva di Taranto spicca la mancata acquisizione del
certificato di prevenzione incendi (CPI) per il quale sono state chieste e concesse numerose
proroghe.

Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink