About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
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8 febbr 23 NOTAV, Contro la guerra, 41 bis e Cospito, FFF, Sport e antifascismo, Ocalan, Assange, Opposizione al governo, Barocchio, Caza Feu DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH": https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/ VEDI INFRA : - PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE - AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE - ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI - APPELLI E PETIZIONI SCRIVIAMO A STEFANO! LUNEDÌ 28 FEBBRAIO È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e portato nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una compagna NO TAV pisana, Marta Camposano. A OTTOBRE STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura detentiva ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis. Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e solidarietà! PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE: Casa Circondariale di Cuneo Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/ SCRIVIAMO A CECCA! “INONDIAMO IL CARCERE DI LETTERE! Da martedì 7 febbraio la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino… Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e molestata, non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i territori è solo motivo di orgoglio. Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso….” Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a: FRANCESCA LUCCHETTO c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno Via Aglietta, 35, 10151 Torino CECCA LIBERA! LIBERTÀ PER I/LE NO TAV! https://www.notav.info/post/inondiamo-il-carcere-di-lettere-scriviamo-a-cecca/ PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a opere per la Nuova Linea Torino Lione 94° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO! (VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i report della resistenza NOTAV) CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI SU: https://www.facebook.com/notav.info GIOVEDI’ 9 FEBBRAIO ORE 11.30: Nuovo Presidio No Tav di San Didero, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA” ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/ RADIO NO TAV “Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra. Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale…. Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove. Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di questi ultimi anni…. Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”. radioblackout.org/shows/radionotav/ ORE 16 su Zoom, Per partecipare e' necessario registrarsi qui https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZMtdu2qrDwsH9NaaFEZfdXiaks5EXXPScFk "OBIEZIONE DI COSCIENZA IN TEMPO DI GUERRA" L'evento si svolge in inglese e spagnolo con interpreti per le due lingue. “Il primo webinar fornirà un'introduzione generale alla nostra serie, con brevi presentazioni su cosa dice il diritto internazionale sull'obiezione di coscienza in tempo di guerra e sui diritti di asilo degli obiettori di coscienza provenienti da Paesi in guerra. Inoltre, ascolteremo gli attivisti della Colombia, dell'Eritrea e dell'Ucraina sulle loro campagne a sostegno degli obiettori di coscienza”. Tra i relatori ci saranno: - Rachel Brett (War Resisters' International) - Helen Kidan (Movimento eritreo per la democrazia e i diritti umani) - Maricely Parada (Azione collettiva colombiana degli obiettori di coscienza) - Yurii Sheliazhenko (Movimento pacifista ucraino) - Rudi Friedrich (Connection e.V.) 1° DI UNA SERIE DI WEBINAR organizzata sa Connection e.V., International Fellowship of Reconciliation (IFOR), Quaker United Nations Office (QUNO) e War Resisters' International (WRI) ….ognuno dei quali si concentrerà su una particolare zona di conflitto, con la partecipazione di obiettori di coscienza e attivisti sull'obiezione di coscienza al servizio militare. Anche se la guerra in Ucraina è in primo piano nei notiziari, oggi si combatte in molti Paesi. E in tutte queste guerre ci sono persone che si sottraggono al reclutamento, rifiutano il servizio militare o disertano. A causa della minaccia di repressione nei loro Paesi, cercano protezione all'estero, che purtroppo troppo spesso viene loro negata. Con questa serie di webinar, ascolteremo i rifiutatori e gli attivisti dell'obiezione di coscienza provenienti da Colombia, Eritrea, Bielorussia, Ucraina, Russia e altri Paesi, e discuteremo i modi in cui possiamo sostenerli. https://fb.me/e/2Bq5ZOOw4 ORE 17:30 Associazione Almaterra APS in via Norberto Rosa 13 A, Torino DISCUSSIONE SUL 41 BIS E L'ERGASTOLO OSTATIVO Ne parleremo con: - Enzo Ferrara del Centro Studi Sereno Regis, - l'avvocato Gianluca Vitale presidente di Legal team Italia - Carolina Di Luciano dell'Associazione Antigone Piemonte A seguire, verrà proiettato il documentario "FINO ALL'ULTIMO RESPIRO". “Alfredo Cospito, detenuto nel reparto ospedaliero del carcere di Opera, è da centodieci giorni in sciopero della fame contro il 41bis e l'ergastolo ostativo… Riteniamo necessario, in questo momento, discutere insieme come realtà del terzo settore e del mondo del sociale, sul regime di 41 bis e l'ergastolo ostativo, misura detentiva bocciata da due sentenze della corte europea dei diritti umani. L'articolo 41bis sospende le normali regole di trattamento e massimizza le afflizioni della detenzione sino a renderla una deprivazione sensoriale: l’isolamento in celle di 2 metri, un solo colloquio al mese con i soli familiari con vetro divisorio a tutt’altezza e sotto controllo audio e video, visto di controllo sulla corrispondenza, divieto di ricevere e inviare libri da e verso l’esterno, limitazioni sugli oggetti personali. Non è possibile nemmeno tenere all'interno della cella, la foto dei propri familiari”. Evento di Associazione Almaterra APS https://www.facebook.com/events/582366056726939/?ref=newsfeed ORE 20.30 sala consiliare in via Roma 4, Almese “CAPIAMO INSIEME COSA FARE” SERATA INFORMATIVA NOTAV SU CAVA DI CASELETTE E SUI LAVORI DI FERRIERA Interverrà Luca Giunti della commissione tecnica TAV dell'Unione montana. “Viste le ultime novità sul nostro territorio, la nuova cava di Caselette e i futuri lavori per la creazione della pista di guida sicura a Ferriera abbiamo organizzato una serata per saperne di più e capire insieme cosa fare. Sarà dato ampio spazio al dibattito” Evento FB: https://www.facebook.com/events/edit/880001439878028 VENERDI’ 10 FEBBRAIO ORE 17 presso Comala, corso Ferrucci 65, Torino ASSEMBLEA FRIDAYSFORFUTURE TORINO: “SALI A BORDO” In preparazione del prossimo SCIOPERO GLOBALE per il clima del 3 MARZO 2023 https://www.facebook.com/fffitalia/posts/pfbid0tXBpyJNFkz6HSeVBgFGNEwB7AAL1GQCHAqVp3Q yKpcT6kERYPncZ138ja5RdSp52l VEDI AGGIORNAMENTI: https://www.facebook.com/F4Fturin ORE 17 Polisportiva Occupata Iris Versari. Str. Altessano ang Via Sansovino “FASCISTI E POLIZIA VE NE DOVETE ANDARE” Contestiamo la commemorazione fascista ai martiri delle foibe https://gancio.cisti.org/event/fascisti-e-polizia-ve-ne-dovete-andare ORE 21 presso il Salone della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, via Brugnone 1, Torino. "SE VUOI LA PACE, PERCHE' PREPARI LA GUERA?" Intervengono: Gian Giacomo Migone, Paolo Candelari, Zaira Zafarana La partecipazione e' libera ed e' gradita l'iscrizione qui https://www.scgtorino.it/eventi Siete tutti invitati a partecipare e contribuire al dibattito. 1° DI UN CICLO DI 3 INCONTRI DI APPROFONDIMENTO "NECESSITA' DI PACE IN UN MONDO DI GUERRE"sui temi di una Pace possibile e necessaria, nell'attuale contesto geopolitico, a cura di Mir-Mn e Noi SCG Torino. PROGRAMMA COMPLETO DEL CICLO: https://fb.me/e/27J7s7wKY ORE 23:30 Corso Vercelli, Torino PARTENZA BUS DA TORINO PER MANIFESTAZIONE NAZIONALE di Rete Kurdistan Italia SABATO 11 FEBBRAIO ORE 14.30 in piazza Esquilino, Roma “IL TEMPO È ARRIVATO, LIBERTÀ PER OCALAN! PACE IN KURDISTAN!” PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: 345 846 82 87 “Tra il 2013 e il 2015, 10 milioni e 300 mila persone nel mondo hanno sottoscritto un appello internazionale che chiedeva la libertà per Abdullah Öcalan, rapito da un complotto internazionale il 15 febbraio 1999, e per i prigionieri politici in Turchia. Da oltre 24 anni Öcalan è segregato nel carcere di massima sicurezza di Imrali…. Davanti alle rivendicazioni di autonomia democratica avanzate dalle municipalità curde del sud-est della Turchia, il governo turco ha avviato una massiccia offensiva militare che ha posto sotto assedio intere città curde attraverso lunghi coprifuoco, che hanno provocato lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone e centinaia di vittime civili, decretando così la fine del processo di pace…. Nel frattempo i popoli del nord-est della Siria ispirati dal pensiero di Öcalan, attraverso le loro istituzioni democratiche di autogoverno e della società civile hanno trasformato la loro terra in un grande bastione di coesistenza pacifica e di democrazia – a dispetto dei costanti e continui attacchi militari dell’esercito turco e delle bande jihadiste affiliate, che minacciano di invadere Kobane, la città che per prima ha sconfitto ISIS…. Ad oggi da quasi due anni non ci sono notizie sullo stato di salute di Ocalan e fatta eccezione per una breve conversazione telefonica con suo fratello avvenuta nel 2021… La liberazione di Abdullah Ocalan è una condizione indispensabile per l’inizio di un nuovo processo di pace che metta fine alla guerra che da troppo tempo infuria in Kurdistan, la cui fine accenderebbe una luce sulla possibilità di estendere la pace in tutta la regione ed in tutto il Medio Oriente…” Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia Per adesioni: info@retekurdistan.it; info.uikionlus@gmail.com https://www.infoaut.org/conflitti-globali/il-tempo-e-arrivato-liberta-per-ocalan-pace-in-kurdistan- manifestazione-nazionale-a-roma https://www.facebook.com/events/580910716899103/?ref=newsfeed SABATO 11 E DOMENICA 12 FEBBRAIO ORE 15 e ORE 10 Polisportiva Occupata Iris Versari, Str. Altessano ang Via Sansovino, Torino SPORT POPOLARE E ANTIFASCISMO PROGRAMMA: https://gancio.cisti.org/event/tre-giorni-di-sport-popolare-e-antifascismo SABATO 11 FEBBRAIO “NIGHT CARNIVAL FOR ASSANGE” a LONDRA, lanciata da Don’t Extradite Assange Campaign SOSTENIAMO L’INIZIATIVA ORGANIZZANDO AZIONI SIMILI IN TUTTO IL MONDO INIZIATIVE PROGRAMMATE PER IL”CARNEVALE GLOBALE PER ASSANGE”: https://www.24hassange.org/it/iniziative/ “Vogliamo tornare al significato antico del Carnevale, quando si sbeffeggiavano i potenti e i loro soprusi con maschere, canti, balli, musica, carri allegorici e cartelli satirici. Tutto questo si può applicare benissimo alla persecuzione attuale di Assange, per esempio indossando maschere che riproducono il suo volto….. L’11 FEBBRAIO le iniziative potrebbero tenersi, dove possibile, nei pressi delle ambasciate e dei consolati del Regno Unito e degli Stati Uniti, con la simbolica consegna delle due lettere, l’invito a firmarle durante l’evento e l’annuncio delle firme totali raccolte fino a quel momento. Nelle altre città saprete senz’altro trovare un luogo centrale e significativo dove far sentire la vicinanza e la solidarietà a Julian e la pressante richiesta di liberarlo. Vorremmo ripetere l’esperienza della maratona del 15 ottobre organizzando collegamenti in diretta con i diversi eventi e per questo abbiamo bisogno di conoscere entro il 31 gennaio i luoghi e gli orari delle diverse iniziative. Segnalateli scrivendo alla mail 24hAssange@proton.me”. https://www.24hassange.org/it/2023/01/14/11-febbraio-carnevale-globale-per-assange/ ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero MERCATO CONTADINO ORE 10,30 al Balon, piazza Borgo Dora, Torino (in caso di maltempo si sposta a sabato 18 febbraio) “NO ALLA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO! NO ALLA NATO A TORINO!” PASSEGGIATA INFORMATIVA ANTIMILITARISTA TRA IL BALON E PORTA PALAZZO “Torino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. La nostra città è già oggi uno dei maggiori centri dell’industria bellica aerospaziale. Ed è a Torino che sorgerà la Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO…. La cessione da parte di Leonardo di parte degli spazi dell’ex Alenia al Politecnico, rimette in moto anche la Città dell’aerospazio ferma ai blocchi di partenza dal novembre 2021…. Occorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo altra guerra. Il benessere, quello vero, è altrove, nell’accesso non mercificato alla salute, all’istruzione, ai trasporti, alla casa fuori dalla logica feroce del profitto….” https://www.anarresinfo.org/passeggiata-antimilitarista-al-balon/ https://gancio.cisti.org/event/passeggiata-antimilitarista-al-balon ORE 11 Piazza Carignano, Torino “ABOLIAMO LA GUERRA!” 50° PRESIDIO “Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra. La guerra è distruzione di ogni forma di vita. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra. Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne…. Sosteniamo tutte le iniziative di resistenza nonviolenta alla guerra… . Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina . Fermiamo la corsa al riarmo . Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico . Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina…. *Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../” Evento di AGITE Piemonte, Un Ponte Per - Comitato di Torino e altri 5 https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte ORE 15,30 ingresso del carcere delle Vallette, Via Maria Adelaide Aglietta 35. Torino “CECCA LIBERA! PRESIDIO AL CARCERE DELLE VALLETTE” “Sabato saremo davanti al carcere di Torino perché questa ennesima ingiustizia non passi sotto silenzio, vogliamo Cecca libera subito. Lo diremo a gran voce perché il tuo posto è qui fuori, nelle lotte collettive. Il dito lo puntiamo noi! Siamo e saremo sempre al tuo fianco! Cecca libera! Libertà per i/le No Tav” https://gancio.cisti.org/event/presidio-al-carcere-cecca-libera https://www.notav.info/post/11-02-ore-1530-cecca-libera-presidio-al-carcere-delle-vallette/ ORE 18 al presidio NO TAV di Venaus APERICENA CONDIVISO ORE 20,45 presso il salone polivalente della Borgata 8 dicembre a Venaus PROIEZIONE “LA SCELTA” DOMENICA 12 FEBBRAIO ORE 10.30 Assemblea nazionale in modalità telematica su piattaforma zoom: “GUERRA, SALARI DA FAME, REPRESSIONE: COSTRUIAMO L’OPPOSIZIONE DI CLASSE AL GOVERNO MELONI! APPELLO SI Cobas a tutti i lavoratori in lotta, le realtà del sindacalismo di base e i movimenti sociali: “…….In questi anni di crisi simultanee del sistema capitalistico (economica, sanitaria, ambientale e ora bellica) le avanguardie di classe hanno imparato sulla propria pelle che la difesa e il miglioramento delle proprie condizioni di vita passa solo attraverso la lotta e il protagonismo diretto. Si tratta di una lezione che è ancora compresa solo da una piccola, ma non indifferente, minoranza di proletari, ma con la quale nei prossimi mesi ed anni settori sempre più consistenti di lavoratori, precari e disoccupati saranno costretti a dover fare i conti. Per tutti i lavoratori combattivi, il compito odierno è di rafforzare e consolidare un’unità d’azione a partire da rivendicazioni e parole d’ordine chiaramente anticapitaliste e internazionaliste, su tutte l’opposizione alla guerra imperialista e a tutti i fronti imperialisti, per l’unità di tutti i lavoratori e gli sfruttati, contro il riarmo militarista, per forti aumenti salariali, servizi sociali e salario garantito a tutti proletari: un’unità che in questi anni si è già espressa in numerose mobilitazioni e che auspichiamo possa avere una traduzione di piazza in occasione del PRIMO ANNIVERSARIO DELLA GUERRA IN UCRAINA CON INIZIATIVE IN TUTTE LE PRINCIPALI CITTÀ NELLA GIORNATA DEL 25 FEBBRAIO….” http://sicobas.org/2023/02/06/appello-assemblea-nazionale-il-12-febbraio-guerra-salari-da-fame- repressione-costruiamo-lopposizione-di-classe-al-governo-meloni/ A Torino, (resta aggiornata per scoprire luogo e orario) PRESIDIO IN SOLIDARIETA AD ALFREDO COSPITO Contro 41BIS ED ERGASTOLOOSTATIVO GRAFFITI MUSICA BANCHETT INTERVENTI BICICLETTATA https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02EHTv9yDestY61RifRBscr3tfZ4h5FsFbunjjY8 MbhaJcabw4PKEPCYqFmgNKMsJ9l&id=100001199804653 ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44) “IL BAROCCHIO NON CHIUDE ….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia, officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà libertaria”. ORE 20: PIZZA BELLAVITA https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non- chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA MARTEDI’ 14 FEBBRAIO ORE 10- 17.30 Al Tribunale di Torino, corso Vittorio Emanuele 2°130, Torino 7° UDIENZA PROCESSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE nei confronti di compagni e compagne del Centro Sociale Askatasuna, Spazio Popolare Neruda e Movimento No Tav. E’ possibile seguire l’udienza nell’aula 3 nel seminterrato per essere vicini e dare solidarietà agli imputati. Per seguire i vari passaggi della vicenda leggere gli articoli passati sul sito: https://associazionearesistere.org/ ORE 19 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti A seguire ORE 20 SOCIALITÀ NO TAV Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che A SARA' DURA ... PER LORO https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero- 106691468062035/events/?ref=page_internal ORE 19 Caza Feu, via Fontan 12, Bussoleno APERITIVO ORE 20: “AMAMA” WHEN A TREE FALLS Regia di Asier Altuna Iza. Un film con Nagore Aranburu, Amparo Badiola, Klara Badiola, Iraia Elias, Ander Lipus. Cast completo Genere Drammatico - Spagna, 2015, durata 103 minuti. https://www.mymovies.it/film/2015/amama/ “La biblioteca di Caza Feu è lieta di presentare la sua prima rassegna cinematografica. Partiremo da un tema che ci è caro : il conflitto tra tradizione e modernità. Un confronto aspro tra i passati, le identità, i saperi, che sono patrimonio e fardello dei luoghi che li hanno prodotti, e il tentativo di custodirli, il loro recupero, svendita o rifiuto all’interno di società che ne hanno smarrito il senso… Per l’occasione apriremo la biblioteca dalle ore 17…” CINEFORUM: “TRADIZIONE VS MODERNITA’” TUTTI I MARTEDÌ) FINO AL 21 FEBBRAIO https://bachecavalsusa.noblogs.org/post/2023/01/23/31-gennaio-21-febbraio-cineforum-tradizione-vs- modernita/ ORE 21 al Neruda, corso Ciriè 7, Torino ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le prossime iniziative a Torino e in Val Susa Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione MERCOLEDI’ 15 FEBBRAIO ORE 16.30 Chiesa Evangelica Metodista, Via XX Settembre (angolo via Firenze), Roma Diretta e registrazione online su facebook (https://www.facebook.com/unponteper) e su altri siti “DISERTARE LA GUERRA MONDIALE A PEZZI” Programma: PROIEZIONE DI FILMATI DALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 FEBBRAIO 2003, introduzione e saluti ORE 17.20 Sessione #1: IL GIORNO IN CUI IL MONDO DISSE NO ALLA GUERRA 20 anni dopo, riflessioni a confronto sul significato, sulla portata e sull'eredità della più grande manifestazione per la pace della storia ORE 18 Sessione #2: LA GUERRA MONDIALE A PEZZI Prospettive dai 5 continenti sulla guerra mondiale a pezzi e sulle sfide del movimento internazionale contro la guerra, con i protagonisti di allora. ORE 19 Sessione #3: PUNTI DI VISTA Femminismo, giustizia climatica, lotta per le libertà: testimonianze di movimenti a confronto. ORE 19.30 CONCLUSIONI Sergio Bassoli, CGIL; Europe for Peace Modera: Fabio Alberti, Un Ponte Per “20 anni fa, il 15 febbraio 2003, più di 100 milioni di persone scesero nelle piazze delle città del mondo per dire NO alla guerra all'Iraq e a tutte le guerre senza se e senza ma. Una generazione di attivisti e attiviste aveva preso parola in nome dell'umanità, si è trattato della più grande manifestazione di sempre, si parlò della società civile come la seconda potenza mondiale…. A 20 anni di distanza, proviamo a riflettere sul significato e la portata di quella manifestazione e sulla terza guerra mondiale a pezzi a cui stiamo assistendo e sulle sfide del movimento internazionale contro la guerra con alcuni dei protagonisti di allora e guardando al mondo a partire dai cinque continenti e da diversi punti di vista” Evento di Un Ponte Per e Arci nazionale https://www.facebook.com/events/574894724247202?locale=it_IT ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav di San Didero, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI” GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO ORE 18.30 Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, Torino “CRISI CLIMATICA E DISOBBEDIENZA” “A Torino non c’è acqua. La siccità che tanto aveva colpito quest’estate rimane silente ma ben visibile: non piove e non c’è neve, nè nei centri cittadini, nè sulle montagne. Nonostante il collasso climatico stia impattando drasticamente anche sul territorio regionale, la Regione Piemonte continua a non avere alcun piano per contrastare questa crisi e proteggere i territori, gli ecosistemi e le vite dei suoi stessi cittadini. Di fronte a chi continua a minimizzare lo stato di emergenza e a denigrare chiunque provi a denunciarlo, resistere diventa un dovere. La disobbedienza civile può e deve essere uno strumento per denunciare lo stato di crisi in corso. SE ANCHE TU PENSI CHE QUESTO SIA IL MOMENTO DI AGIRE, VIENI A CONOSCERE EXTINCTION REBELLION!” https://extinctionrebellion.it/eventi/?slug=crisi-climatica-e-disobbedienza-civile-xrtorino VENERDÌ 17 FEBBRAIO ORE 21- 23 Centro Studi Sereno Regis, sala Poli, via Giuseppe Garibaldi, 13, Torino “REPRESSIONE DEL DISSENSO E SOLIDARIETÀ” Programma in via di definizione Ingresso libero Iniziativa a cura di Pressenza, ASGI, Ocean Viking, Circolo La Poderosa. https://serenoregis.org/evento/repressione-del-dissenso-e-solidarieta/ LUNEDÌ 20 FEBBRAIO “NO SIGNIFICA NO – ALLA GUERRA IN UCRAINA”. MANIFESTAZIONI DAVANTI ALLE AMBASCIATE BIELORUSSE IN TUTTA EUROPA. APPELLO di Nash Dom, Movimento Pacifista Ucraino, Connection e.V., Federazione per la Difesa Sociale, Fellowship Internazionale della Riconciliazione, Ufficio Europeo per l’obiezione di coscienza, Agir pour la paix e War Resisters’ International: “NO ALLE TRUPPE BIELORUSSE PER LA GUERRA – APPELLO ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA E ALLA DISERZIONE Queste manifestazioni attireranno l’attenzione sul pericolo che la Bielorussia si unisca alla Russia inviando personale militare per attaccare l’Ucraina….. Il 20 febbraio 2022, alle truppe russe è stato ordinato di rimanere in Bielorussia dopo la fine di un’esercitazione congiunta con l’esercito bielorusso. Quattro giorni dopo è iniziato l’attacco contro l’Ucraina, che ha coinvolto anche le truppe russe stanziate nel territorio della Bielorussia…. Il diritto di rifiutarsi di uccidere è un diritto umano, riconosciuto da diverse istituzioni internazionali per i diritti umani. In Bielorussia, questo diritto non è riconosciuto. Gli obiettori di coscienza e i disertori sono perseguitati e incarcerati. Questo ha fatto sì che più di 20.000 giovani non abbiano avuto altra scelta se non quella di lasciare il proprio Paese e cercare rifugio all’estero, perché temevano di essere reclutati…. Se i suoi cittadini si rifiutano di partecipare alla guerra, si spera che questo demoralizzi ulteriormente le narrazioni nazionaliste e militariste anche in Russia”. https://serenoregis.org/2023/02/03/no-significa-no-alla-guerra-in-ucraina-lappello/ APPELLO DI EUROPE FOR PEACE: 24 FEBBRAIO 2022 – 24 FEBBRAIO 2023 “FERMIAMO LA GUERRA IN UCRAINA” UN ANNO DI GUERRA È TROPPO! L’invasione russa in Ucraina iniziò il 24 Febbraio 2022. Una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale che chiede giustizia immediata. “Europe for Peace” invita a promuovere mobilitazioni nelle città italiane ed europee a un anno dall’invasione dell’Ucraina per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti. Mostrare solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo. LA PACE È LA VITTORIA DI CUI ABBIAMO BISOGNO!” https://retepacedisarmo.org/europe-for-peace/ Iniziative & Mobilitazioni https://sbilanciamoci.info/europe-for-peace/iniziative-mobilitazioni/ VENERDÌ 24 FEBBRAIO ORE 24 DEL 23 FEBBRAIO: Partenza da Perugia ORE 6 DEL 24 FEBBRAIO: Arrivo ad Assisi MARCIA PERUGIA - ASSISI Il 24 febbraio 2023 di notte in cammino da Perugia ad Assisi contro tutte le guerre “IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE!” “Il prossimo 24 febbraio entreremo nel secondo anno di guerra in Ucraina (*) senza che ci sia ancora un serio impegno internazionale per fermarla. 365 giorni di omicidi, infanticidi, femminicidi, feriti, mutilati, sfollati, rifugiati, sofferenze, disperazione, distruzioni, macerie,… In occasione di questo tragico anniversario, sentiamo il dovere di organizzare una nuova manifestazione per la pace, in solidarietà con le vittime innocenti di questa e di tutte le altre tragiche guerre che continuano a devastare la famiglia umana e il pianeta (**)….. La guerra è una follia! un crimine! uno scandalo! Guai alla rassegnazione! Guai a farne un’abitudine! Nella notte della guerra non possiamo dormire sonni tranquilli!.... Comitato Promotore Marcia PerugiAssisi PS. Dopo la “Marcia di Notte” del 24 febbraio invitiamo tutti a partecipare alla Giornata nazionale della cura della vita delle persone e del pianeta (1 marzo 2023) e alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità “Trasformiamo il futuro” (21 maggio 2023). (*) Il 24 febbraio è l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. La guerra in quel paese è in realtà iniziata nel 2014 e continua quindi da 9 anni. (**) Ucraina, Siria, Yemen, Libia, Iraq, Palestina, Etiopia, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Kurdistan, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Camerun, Burkina Faso, Sahel, Mali, Costa d’Avorio, Niger, Nigeria, Costa D’Avorio, Mozambico, Sahara Occidentale, Afghanistan, Colombia, … la guerra è dappertutto e la facciamo anche contro i poveri, il clima, le donne, i rifugiati,…” Invia la tua adesione, le tue idee e proposte al Comitato promotore Marcia PerugiAssisi, via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5737266 - 335.6590356 - fax 075/5721234 - email adesioni@perlapace.it - www.perlapace.it - www.perugiassisi.org http://www.perlapace.it/wp-content/uploads/2023/01/Appello-Marcia-PerugiAssisi-di-notte.pdf SABATO 25 FEBBRAIO ORE 15 piazza Castello, Torino “IN PIAZZA CONTRO LA GUERRA E CHI LA ARMA” NO ALLA GUERRA E AL MILITARISMO! - Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! - Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori! - A fianco delle popolazioni ucraine martoriate dalle bombe, dal freddo, dalla mancanza di medicine, cibo, riparo. - A fianco delle popolazioni russe sottoposte ad un embargo di cui sono prime vittime i poveri - No all’industria bellica. Chiudiamo e riconvertiamo le fabbriche d’armi. No alla Città dell’aerospazio! No alla Nato a Torino - No all’invio di armi per la guerra - No alle missioni militari all’estero - No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città DISERTIAMO LA GUERRA! Coordinamento contro la guerra e chi la arma – Torino INTERVENTI, MUSICA, AZIONI PERFORMANTI CONCERTO DI ALESSIO LEGA “…..In Russia e in Ucraina c’è chi rifiuta la guerra e il militarismo, chi getta la divisa perché non vuole uccidere e non vuole morire per spostare il confine di uno Stato. Migliaia e migliaia di persone dalla Russia hanno attraversato i confini disobbedendo all’obbligo di andare in guerra, affrontando la via dell’esilio, rischiando anni di carcere. Dal febbraio 2022 in Ucraina le frontiere sono chiuse per tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni. La debole legge sull’obiezione di coscienza in Ucraina è stata sospesa e le 5.000 domande di servizio civile respinte. In Russia c’è un esodo che si è intensificato negli ultimi mesi. Dal 28 settembre 2022 anche le frontiere russe sono chiuse per chi non vuole fare la guerra. Molti altri restano e lottano, nonostante la durissima repressione che colpisce antimilitaristi e pacifisti in entrambi i paesi…. Noi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Né con Zelensky né con Putin. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche…” https://www.anarresinfo.org/sabato-25-2-contro-la-guerra-e-chi-la-arma-piazza-antimilitarista/ https://gancio.cisti.org/event/contro-la-guerra-e-chi-la-arma-1 ORE 14 Via Lungo Mare Canepa, Ponte Etiopia a Genova. (Nei prossimi giorni daremo indicazioni più precise per raggiungere il luogo). ABBASSATE LE ARMI, ALZATE I SALARI MANIFESTAZIONE NAZIONALE https://www.facebook.com/1002559709815150/posts/8867955929942116/?flite=scwspnss Appello: MOBILITAZIONE A GENOVA CONTRO LA GUERRA E IL TRAFFICO D’ARMI “Negli anni scorsi, nel porto di Genova, una mobilitazione partita dai lavoratori del porto ha impedito l’imbarco di materiale bellico diretto in Arabia Saudita e destinato alla guerra in Yemen. Analoghe manifestazioni a sostegno del blocco del traffico di armi si sono tenute in altri porti europei contro le navi della compagnia saudita Bahri, che rifornisce d’armi e mezzi militari tutto il Medio Oriente….. Sono conflitti sanguinosi che mietono vittime giornalmente, devastano territori, alimentano la crisi climatica e ambientale, spingono migliaia di persone ad abbandonare i loro paesi per emigrare. Oggi siamo a un anno dall’inizio della guerra tra Russia e NATO per procura in Ucraina, guerra che non accenna a trovare una soluzione….. I lavoratori e gli sfruttati di ogni paese non hanno nulla da guadagnare. La guerra non è soltanto un enorme macello per i popoli ma porta con se anche devastazione sociale, tagli di risorse per il lavoro e per il welfare per sostenere le spese militari…. Fermarli però è possibile cominciando dai nostri territori. Boicottando la guerra cominciando da casa nostra. Chiediamo a tutti i lavoratori e lavoratrici, ai cittadini e alle cittadine, ai sindacati alle organizzazioni sociali, collettivi, centri sociali, alle forze politiche di sostenere questa giornata; una occasione di lotta contro la guerra e per la pace tra i popoli e tra gli oppressi. Invitiamo tutti e tutte a raccogliere quest’appello. GUERRA ALLA GUERRA! PACE FRA I POPOLI!” https://contropiano.org/documenti/2023/01/12/dai-portuali-di-genova-un-appello-alla-mobilitazione- 0156099 Disarmisti esigenti: “CALP CALLING Cosa è il Collettivo autonomo portuali di Genova…. Il network internazionale cui fa capo il CALP: STOP THE WAR COALITION https://www.stopwar.org.uk/ Il retroterra "tecnico": THE WEAPON WATCH (Osservatorio europeo sulle armi nei porti europei e mediterranei) https://www.weaponwatch.net/ http://www.disarmistiesigenti.org/2023/02/01/calpcalling23/ ORE 12 BBC Broadcasting House- Portland Place, Londra (GB) “STOP ALLA GUERRA IN UCRAINA - RITIRO DELLE TRUPPE RUSSE NO ALL'ESPANSIONE DELLA NATO - NO ALLA GUERRA NUCLEARE COLLOQUI DI PACE ORA! MANIFESTAZIONE NAZIONALE: Contatti: office@stopwar.org.uk https://www.stopwar.org.uk/events/stop-the-war-in-ukraine-national-demonstration/ https://www.stopwar.org.uk/ ALTRE INIZIATIVE SU : https://gancio.cisti.org/ https://radioblackout.org/eventi/ https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/ https://gabrio.noblogs.org/; https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal https://www.facebook.com/ManituanaTorino/ https://serenoregis.org/appuntamenti/ AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA (VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135 Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/ Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/ RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza https://www.rete-ambientalista.it/ DOMENICA 22 GENNAIO A LONDRA SI È SVOLTA UNA RIUNIONE SINDACALE INTERNAZIONALE, PROMOSSA DA “STOP THE WAR” , con la partecipazione di Jeremy Corbin, che ha registrato una ampia convergenza di realtà sindacali di base (presente anche il CALP di Genova, promotore in Italia di una MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA GUERRA IL 25 FEBBRAIO A GENOVA (VEDI NELLA INIZIATIVE) Un articolo pubblicato sul sito web della coalizione riferisce della riunione 22 gennaio 2023 stop the war: “CONQUISTARE IL MOVIMENTO SINDACALE A UN'INTESA CONTRO LA GUERRA di Ben Chacko La prima conferenza sindacale della coalizione stop the war, tenutasi nel fine settimana, ha analizzato come costruire un più ampio movimento per la pace e come ribaltare la decisione del TUC dello scorso autunno di sostenere l'aumento della spesa per gli armamenti….. Le argomentazioni dovrebbero sottolineare che, come mezzo per utilizzare il denaro pubblico per creare posti di lavoro, la spesa per gli armamenti è molto inefficiente: è "molto alta sul capitale costante, tecnologia e macchinari, ma molto bassa sul capitale variabile, che è il lavoro", ha sostenuto Murray…. "Non vogliamo mettere [i lavoratori dell'industria delle armi] sul lastrico, ma non dobbiamo sostenere i prodotti. Dobbiamo argomentare con sicurezza e non addomesticare le nostre argomentazioni per paura di qualche fantomatica reazione di destra da parte dei nostri iscritti - la reazione di destra arriverà dai datori di lavoro e dalla stampa". La conferenza ha promesso di organizzare un movimento per la pace più grande e più forte nel 2023, di conquistare il TUC a una politica contro la guerra e di mobilitarsi per una manifestazione a favore dei colloqui di pace sull'Ucraina che si terrà a Londra il 25 febbraio”. https://www.stopwar.org.uk/article/winning-the-labour-movement-to-an-anti-war-understanding-stop-the- wars-trade-union-conference-report/ UN INTERESSANTE CONTRIBUTO PER LA COMPRENSIONE DELLA VERA CAUSE DELLE GUERRE in un libro di Emiliano Brancaccio, Raffaele Giammetti, Stefano Lucarelli, con una postfazione di Roberto Scazzieri, Edizioni Mimesis Pagine 282: “LA GUERRA CAPITALISTA COMPETIZIONE, CENTRALIZZAZIONE, NUOVO CONFLITTO IMPERIALISTA “La guerra moderna non può mai scaturire dalle smanie individuali di qualche pazzo al potere. Essa, piuttosto, è il tragico sbocco di un grande meccanismo impersonale: una ‘legge’ di tendenza verso la centralizzazione imperialista del capitale” Dimenticato dagli eredi più o meno degni della tradizione del movimento operaio, Marx viene invece letto, citato e celebrato dagli organi di stampa della grande finanza mondiale, dall’Economist al Financial Times. Un paradosso solo apparente, che si spiega con il crescente interesse delle classi dominanti verso la grande ambizione del metodo scientifico marxiano: disvelare le “leggi” di movimento del capitalismo per tentare di anticipare i suoi snodi e le sue traiettorie. La più rilevante di queste “leggi” trae origine dalla feroce competizione tra capitali che ogni giorno sui mercati determina vincitori e vinti, con i primi che “uccidono e mangiano” i secondi: è la cosiddetta tendenza verso la centralizzazione dei capitali in sempre meno mani, che inedite tecniche di ricerca consentono oggi di verificare empiricamente. Ma questa tendenza non riguarda solo la sfera economica. La sua forza dirompente agisce a tutti i livelli e contribuisce a delineare i tratti distintivi di questo tempo carico di minacce: dal declino delle democrazie liberali, alle recrudescenze imperialiste, ai nuovi venti di guerra globale. https://www.emilianobrancaccio.it/2022/11/01/la-guerra-capitalista/ INDICE DEL VOLUME INTRODUZIONE – CAPITALI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! – Marx per capitalisti – Soros e gli altri – Cosa è la centralizzazione del capitale? – Crisi e centralizzazione del capitale – La centralizzazione nel dibattito italiano – Solvibilità e lotta tra capitali – Centralizzazione e banche centrali – Verso una teoria della centralizzazione – LA CENTRALIZZAZIONE DEL CAPITALE ALLA PROVA DEI DATI – Misurare la centralizzazione – La prima verifica empirica della centralizzazione – Le mani sul capitale – Econometria della centralizzazione – Dalle eccezioni alla convergenza – Dalla convergenza alla guerra imperialista – “CENTRALIZZAZIONE IMPERIALISTA” E GUERRA – Premessa – La ragione capitalistica genera mostri – Banchieri come soldati – Guerra, catastrofe, rivoluzione – APPENDICI – Centralizzazione del capitale e imperialismo: una rassegna (di Emiliano Brancaccio e Carmen Vita) – Sanzioni: conseguenza o causa della guerra? (di Emiliano Brancaccio e Andrea Califano) – Centralizzazione del capitale, network analysis e causalità (di Milena Lopreite e Michelangelo Puliga) – POSTFAZIONE di Roberto Scazzieri INTRODUZIONE, TABELLE (pag 22, 23 e 24) E BIBLIOGRAFIA (tot 73 pag) https://www.emilianobrancaccio.it/wp-content/uploads/2022/11/La-guerra-capitalista-indice-intro-biblio.pdf 26 genn 23 Micromega: “LA GUERRA CAPITALISTA SPIEGATA NEL NUOVO LIBRO DI BRANCACCIO, GIAMMETTI E LUCARELLI Il libro “La Guerra Capitalista. Competizione, centralizzazione, nuovo conflitto imperialista” individua nella centralizzazione dei capitali uno dei fattori decisivi di squilibrio del sistema economico e politico internazionale ed un fattore fondamentale di stravolgimento delle nostre democrazie. Enrico Grazzini Quali sono le cause economiche dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin e quali le cause dello scontro strategico tra Stati Uniti e Cina? …. Utilizzando metodologie sofisticate di Network Analysis, gli autori arrivano a dimostrare che è sempre più attiva una legge per la quale, attraverso reti di partecipazioni a quote più o meno rilevanti di capitale, attualmente l’1% dei soggetti finanziari riesce a organizzare e controllare in maniera centralizzata (ma anche decentrata) il sistema del capitalismo finanziario occidentale. Viene così asseverata l’analisi di Marx: “Il processo di centralizzazione associato allo sviluppo del sistema creditizio e finanziario favorisce dunque l’immissione di enormi quantitativi parcellizzati di capitale nelle mani di una ristretta “aristocrazia finanziaria”. … Attraverso strumenti di analisi econometrica gli autori rilevano una forte correlazione tra centralizzazione e crisi e ne deducono che l’abnorme disponibilità di capitali legata alla centralizzazione finanziaria provoca sovrapproduzione nel mondo produttivo e sovraspeculazione nel mondo del commercio e della finanza, e dunque frequenti e gravi crisi periodiche. Le crisi a loro volta alimentano nuove e potenti accelerazioni dei fenomeni di concentrazione dei capitali.…. I tre economisti spiegano che: “se la centralizzazione dei capitali e la distribuzione delle risorse di base in diversi sistemi economici nazionali conducono a un crollo dei profitti che rischia di tradursi in una perdita di potere politico per uno dei sistemi economici nazionali più rilevanti, allora le tensioni economiche possono sfociare in veri e propri scontri fra Stati, cioè in una guerra capitalista”……” https://www.micromega.net/la-guerra-capitalista-spiegata-nel-nuovo-libro-di-brancaccio-giammetti-e- lucarelli/ 2 febbr 23 Sinistrainrete: “UN ANNO DI GUERRA IN UCRAINA di Roberto Buffagni “Riepilogo ragionato del conflitto fino all’attuale quarta fase, trasformativa, della guerra In questo scritto ripercorro, con la massima brevità e chiarezza, il percorso e le dinamiche strategiche che hanno condotto alla presente quarta fase della guerra in Ucraina, una fase che ritengo trasformativa….. PRIMA FASE DELLA GUERRA (dal 24 febbraio alla primavera 2022). Escalation militare russa: invasione dell’Ucraina. Escalation politica occidentale: rifiuto di ogni trattativa diplomatica…. SECONDA FASE DELLA GUERRA (primavera – metà estate 2022). Conquista russa del Donbass. La condizione di possibilità di una vittoria ucraina….. TERZA FASE DELLA GUERRA (fine estate – autunno 2022). Successo della controffensiva ucraina. Escalation politica russa: annessione di quattro oblast del Donbass. Escalation militare russa: bombardamento degli obiettivi a doppio uso militare e civile. Guerra di manovra e guerra d’attrito…. QUARTA FASE TRASFORMATIVA DELLA GUERRA (fine autunno 2022 – inverno 2022/23). Due fazioni nei centri direttivi statunitensi: escalation o de-escalation del conflitto? Tre fatti significativi. Stime delle perdite ucraine e russe. Previsioni. La doppia trappola strategica….. LA DOPPIA TRAPPOLA STRATEGICA Con l’allargamento a Est della NATO, e insistendo per includervi l’Ucraina, gli Stati Uniti hanno teso una trappola strategica alla Russia, costringendola a scegliere tra due alternative, entrambe molto pericolose nel medio-lungo periodo: accettare il divieto di avere una sfera d’influenza, e la minacciosa presenza di un bastione militare occidentale sulla soglia della Russia europea; oppure intervenire militarmente, assumendosi il grave rischio di un conflitto con la NATO, e compromettendo i propri rapporti politici ed economici con l’Europa. Questa è la prima ganascia della trappola strategica in cui la Russia è entrata ad occhi aperti, dopo aver tentato per quattordici anni di evitarla. Gli Stati Uniti, però, hanno gravemente sottovalutato le capacità di resistenza e di reazione, militari, economiche, politiche e sociali della Federazione russa, e altrettanto sopravvalutato sia il prestigio deterrente della propria forza, sia le proprie attuali capacità e potenzialità militari ed economiche. Si trovano dunque a dover scegliere tra due alternative, entrambe molto pericolose nel medio-lungo periodo. La prima alternativa è la riduzione del danno, una de-escalation del conflitto ucraino che si risolve in una netta sconfitta politico-diplomatica, una pesante perdita di prestigio deterrente, la possibile apertura di faglie di crisi nel sistema di alleanze, e seri contraccolpi politici interni, es. una grave delegittimazione complessiva della classe dirigente. La seconda alternativa è la fuga in avanti, una escalation a oltranza del conflitto, con l’eventuale – anzi probabile, perché necessario – coinvolgimento diretto di truppe occidentali; il rischio di una guerra convenzionale ad alta intensità per la quale gli USA e la NATO non sono preparati; il possibile futuro interessamento del territorio nazionale statunitense, e in prospettiva, la crescente possibilità di una degenerazione nucleare dello scontro. Questa è la seconda ganascia della doppia trappola strategica, e ora si richiude sugli Stati Uniti che l’hanno tesa: ma vi sono entrati a occhi chiusi, e solo ora cominciano a vederla….” https://sinistrainrete.info/geopolitica/24821-roberto-buffagni-un-anno-di- GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO SI È CONCLUSO IN CASSAZIONE IL MAXI PROCESSO AI NO TAV CELEBRATO A TORINO a quasi 12 anni dagli scontri del 27 giugno 2011, quando le forze dell'ordine sgomberarono un vasto presidio degli attivisti in località La Maddalena di Chiomonte, e del 3 luglio successivo, quando numerosi dimostranti attaccarono per la prima volta le recinzioni che proteggevano l'area del futuro cantiere. 2 febbr 23 Rainews Tgr Piemonte “MAXI PROCESSO NO TAV, LA CASSAZIONE RESPINGE I RICORSI: CONFERMATE LE CONDANNE.…. La Suprema Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi di 19 imputati e, per quanto riguarda il ventesimo (uno dei leader del centro sociale Askatasuna) ha ridotto di un mese la pena complessiva. Dal 2021, al termine del processo d'appello bis, erano state pronunciate, a Torino, 32 condanne comprese fra i due anni e i sei mesi di reclusione, con una serie di assoluzioni parziali è di prese d'atto della caduta in prescrizione di diversi capi d'accusa”. https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/02/maxi-processo-no-tav-la-cassazione-respinge-i- ricorsi-confermate-le-condanne-d5b4e691-3b09-4ee2-a41f-a0a0a5299eee.html VENERDÌ 3 FEBBRAIO SI È TENUTA LA VIDEOCONFERENZA “PERCHE' DICO NO AI TERMOVALORIZZATORI”, a cura di Enrico Del Vescovo, Presidente di Italia Nostra Castelli Romani e Consigliere nazionale a cui sono intervenuti Paul Connett, Professore emerito di chimica alla St. Lawrence University di New York, Rossano Ercolini Presidente di Zero Waste Europe, Enzo Favoino, Coordinatore scientifico di Zero Waste Europe, Raniero Maggini Presidente WWF Roma e Area Metropolitana, Roberto Scacchi Presidente Legambiente Lazio, Franco Medici Professore di ingegneria chimica Università “La Sapienza”. VIDEO COMPLETO: https://m.youtube.com/watch?v=64uNrZGp0u4&t=9s&pp=2AEJkAIB VENERDÌ 3 FEBBRAIO UN CONVOGLIO MERCI È STATO COSTRETTO A FERMARSI PER IL SURRISCALDAMENTO DEI FRENI alle porte di Viareggio, ancora una volta per un convoglio carico di Gpl, che poteva trasformarsi in un nuovo disastro come quello che nel 2009 proprio a Viareggio causò 32 morti 3 febbr 23 Comunicato CUB Rail: “VIAREGGIO, RISCHIATO INCIDENTE... AVEVAMO AVVISATO!! ….Infatti come sindacato Cub Trasporti, già parte ci vile nel processo per la strage ferroviaria di Viareggio, abbiamo un anno fa denunciato la pericolosità del sistema frenante dei carri merci, segnalando una serie di episodi accaduti sia in Italia che all’estero. A tal proposito, come Cub-Trasporti, abbiamo infatti inviato un primo esposto in data 31/01/2022 alla Commissione Europea, l’Agenzia europea per la sicurezza delle ferrovie, Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ANSFISA, Dipartimento Protezione Civile, Dipartimento dei Vigili del Fuoco e Ispettorato Nazionale del Lavoro. Nessuna risposta è arrivata a questa denuncia, come nessuna riposta è arrivata al sollecito inviato in data 13/06/2022. In particolare abbiamo segnalato che la sostituzione delle suole in ghisa nei carri merci (ritenute troppo rumorose) con le suole in materiale composito denominate “LL”, meno efficaci, ha prodotto dal 2019 al 2023 più di 40 casi di inconvenienti di esercizio, che hanno dato luogo al bloccaggio dei freni, a surriscaldamenti, fiamme e deragliamenti…..” https://cubferrovie.altervista.org/comunicato-stampa-cub-trasporti-viareggio-rischiato-incidente-3- febbraio-2023-avevamo-avvisato/ LUNEDÌ 6 FEBBRAIO UN TERREMOTO IN TURCHIA HA PROVOCATO AD ORA OLTRE 11.700 MORTI, 45MILA FERITI E 300MILA SFOLLATI e ha coinvolto il nord- ovest e il nord-est della Siria Erdogan approfitta della situazione imponendo 3 mesi di stato d'emergenza in 10 province (buona metà a prevalenza curda) così d'avere le mano libere per promuovere a suo favore le elezioni presidenziali della prossima primavera, mettendo sotto bavaglio e/o in galera quel che resta dell'opposizione politica. Elezioni che già lo vedevano sotto accusa per la bancarotta socio-economica della Turchia e per le spericolate campagne militari contro i curdi e nel Medio Oriente. E a cui ora, si aggiungono le accuse che gli rivolge la società civile e l'Ordine dei Geologi visti i crolli-collassi di oltre 20.000 palazzi, frutto di una edilizia selvaggia fatta con materiali scadenti e senza alcun criterio antisismico, e a cui ha fatto da scudo il famigerato condono del 2018 definito "un crimine contro il Paese". 8 febbr 23 VIDEO ANSA: “TERREMOTO IN TURCHIA, NOTTE DI RICERCHE PER I VIGILI DEL FUOCO Ultimato il campo base del contingente italiano ad Hatay: in azione nuclei cinofili https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2023/02/08/terremoto-in-turchia-notte-di-ricerche-per-i- vigili-del-fuoco_269639c4-2d8a-4414-8cca-617b89a3a196.html ALTRI ARTICOLI IN R.S.ALLEGATA MARTEDÌ 7 FEBBRAIO È STATA ARRESTATA FRANCESCA LUCCHETTO ATTIVISTA DEL CENTRO SOCIALE ASKATASUNA E DEI NO TAV, che dovrà scontare 8 mesi di detenzione 7 febbr 23 NOTAV Info: “CECCA CONDANNATA AL CARCERE PER AVER APPESO UNO STRISCIONE DI SOLIDARIETA'. Luglio 2013. Manifestazione notturna al cantiere Tav di Chiomonte. Marta, compagna pisana, viene fermata dalla polizia dopo una violenta carica. Pestata, insultata e molestata sessualmente dalle forze dell’ordine, viene pure denunciata. Durante il primo interrogatorio di Marta, tenuto dagli ormai celebri pm con l’elemento Padalino e Rinaudo, il movimento No Tav organizza un presidio per non lasciare Marta da sola ad affrontare quel difficile momento. Un gruppo di compagne, donne, amiche decide di portare uno striscione che, oltre a solidarizzare con Marta, denuncia le violenze della polizia. “Se toccano una toccano tutte”…. Non fanno in tempo ad aprirlo per appenderlo fuori dal tribunale che la polizia carica, manganella e poi denuncia…. La Pm punta il dito sul “clima festoso” del presidio a indicare la pretestuosità della presenza del movimento….. Ancora, la Pm insiste con una testimone sul fatto che, non avendo subito lei stessa violenze sessuali, non avrebbe potuto capire e quindi solidarizzare con una donna che invece quelle violenze dice di averle subite…. La sentenza? Condanna a 8 mesi per Cecca. Dieci anni dopo quell’estate. Veniamo a conoscenza della decisione del Tribunale di Sorveglianza di Torino: la giudice Elena Bonu decide di fare scontare la pena in carcere. Purtroppo, per chi non ha la memoria corta, questa giudice la dobbiamo ricordare per essere la stessa ad aver scelto il carcere per Dana. Nonostante il parere positivo della stessa Procura Generale di fronte alla richiesta di applicazione delle misure alternative al carcere il Tribunale di Sorveglianza decide, ancora una volta, di punire chi lotta….” https://www.notav.info/post/cecca-condannata-al-carcere-per-aver-appeso-uno-striscione-di-solidarieta/ 7 febbr 23 Radio Onda d`Urto: “NO TAV, CECCA CONDANNATA AL CARCERE PER AVER APPESO UNO STRISCIONE DI SOLIDARIETÀ Cecca, militante del movimento No Tav della Val Susa, è stata condannata al carcere dal Tribunale di Sorveglianza di Torino. La giudice Elena Bonu, nonostante i pareri favorevoli della Procura generale a pene alternative, ha deciso che Cecca deve scontare in carcere una condanna di 8 mesi, incassata per aver appeso uno striscione durante un presidio… 10 anni fa….” AI NOSTRI MICROFONI DANA LAURIOLA, del Movimento No Tav, che dalla stessa giudice era stata condannata al carcere per una “megafonata” ai caselli autostradali: https://www.radiondadurto.org/2023/02/07/no-tav-cecca-condannata-al-carcere-per-aver-appeso-uno- striscione-di-solidarieta/ MARTEDI’ 7 FEBBRAIO CENTINAIA DI METRI DI RECINZIONE SONO STATI SMONTATI A CASELETTE, attorno alla cava nella quale verrà depositato parte del materiale proveniente dal cantiere di San Didero dove viene trasferito l’autoporto di Susa per lasciare il posto alla stazione ferroviaria della Nuova linea Torino- Lione “I No Tav si sono mossi al calar della notte, accompagnati da una luna luminosa. Non resteremo con le mani in mano mentre la devastazione avanza. Avanti No Tav!” https://www.facebook.com/notav.info/posts/pfbid0Tp2kFvVdss6VXqXeARrTuaJzbRPDgoQcS5FEMrov 4GwTjP2f15ZFvVJnt1PyA6xsl PRATO DI CASELETTE LOCALITÀ GRANGETTA COM'ERA IN ORIGINE https://www.facebook.com/photo?fbid=192685206683150&set=pcb.192685153349822 CAVA DI CASELETTE, COM’E’ ORA QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/nok7n2WnSJ1uVu5u8 2 febbr 23 FQ: “VALSUSA, LAMENTO DI UN PRATO DISTRUTTO DOPO 15 MILA ANNI L’UOMO CONTRO IL “SUO” AMBIENTE - Sabbia e ghiaia. Per lavori legati al Tav è in costruzione un nuovo autoporto sulla A32. Ora al posto degli ultimi suoli agricoli di prima classe in bassa valle c’è una cava Di Luca Mercalli Chi vi parla è il suolo terrestre alle coordinate 45.094 N, 7.436 E. Un appezzamento di terreno agricolo pianeggiante nel Comune di Caselette, 30 km a ovest di Torino, all’imbocco della valle di Susa. Sono nato circa 15.000 anni fa, dai detriti abbandonati dal grande ghiacciaio che per circa 20 millenni aveva riempito l’intera valle. Al ritiro dei ghiacci ero una distesa di sabbia, ghiaia e ciottoli, percorso dalle piene di quello che oggi scorre tranquillo a poche centinaia di metri da me: il fiume Dora Riparia. Furono le sue acque torbide a deporre sopra di me uno strato di soffice limo. La temperatura si addolcì e cominciai a ospitare erbe e arbusti…. Passata una grande guerra degli umani, altre novità incalzavano: quei pesanti macchinari spargevano intrugli velenosi che uccidevano i miei ospiti di sempre: insetti, vermi, e perfino alcune erbe….. Poi, un giorno della caldissima estate 2022 – così calda come non avevo mai sentito dalla fine della glaciazione – da una di quelle scatole metalliche su ruote scesero un paio di bipedi che mi misurarono, fecero dei buchi e appesero un cartello….. Vennero altri carri che riempirono i buchi di materiale indigesto, cocci, macerie, cemento, asfalto, sintomo di altri miei simili sbancati e martoriati. Più tardi, altri due bipedi che avevano studiato la scienza dei suoli si fermarono inorriditi e lessero ad alta voce il cartello: “Coltivazione giacimento sabbia e ghiaia. Nooo…”. Sono perduto, esclamai. Che sciagura inaudita, quindicimila anni di vita spazzati via in una settimana. Ed ero pure tra i terreni migliori! Ma perché, perché? … Senza suolo non potrete vivere. Vi ho servito con lealtà per millenni, voi invece siete una specie avida, senza limiti, ingrata ed egoista. Vi maledico per l’eternità…” . https://www.notav.info/post/valsusa-lamento-di-un-prato-distrutto-dopo-15-mila-anni/ IL 26 GENNAIO 23 IL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA “PASSIONE CIVICA PER CASELETTE” aveva presentato un’interrogazione a cui ha risposto il 6 febbraio 23 il sindaco Banchieri. A conclusione il gruppo consigliare ha emesso questo comunicato: “Il 26 gennaio abbiamo inoltrato all'Amministrazione Comunale una interrogazione con risposta scritta sulla cava in località Grangetta. Per chi vuole approfondire in allegato ci sono i documenti della nostra corrispondenza, uno stralcio del documento di Alpetunnel che prevede 30.000 metri cubi di terra da cantieri legati al TAV che verranno tombati a Caselette, unico comune della valle ad avere questo privilegio. La cava in esame nonostante il tentativo del sindaco di affidare la paternità ad enti sovracomunali è stata approvata in Consiglio Comunale il 23/02/2009 dall'Amministrazione Dogliotti in cui erano presenti in giunta Pacifico Banchieri, Marco Listello, Davide Iguera, Giuseppe Girardi”. https://www.facebook.com/passionecivicapercaselette/posts/pfbid0WzpAXbsCqc7g9j2bX9Zq8BwggCH hnhd2yXja2D9AyNYtrUGARokxdTxsLBeEu3Qql A INIZIO FEBBRAIO È INIZIATA LA CAMPAGNA NAZIONALE: “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE” “PROPOSTA DI UNA CAMPAGNA PER L’APPROVAZIONE DI DUE LEGGI D’INIZIATIVA POPOLARE per la riforma della finanza locale e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti …..Riprendiamoci il Comune vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. Per questo, proponiamo due leggi d’iniziativa popolare. La prima proposta di legge si prefigge una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzione del personale, reinternalizzando i servizi pubblici a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno partecipativo. La seconda proposta di legge si prefigge la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale…..” Referente per Torino per chi vuole collaborare alla raccolta firme: Stefano Risso stefano.risso@gmail.com Tutte le città coinvolte: https://riprendiamociilcomune.it/index.php/referenti-territoriali/ PRESENTAZIONE CON VIDEO: https://riprendiamociilcomune.it/?utm_source=ufficiostampa&utm_medium=email&utm_campaign=RIP 3112023 MISURE GOVERNATIVE PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS IN ITALIA IL 29 DICEMBRE IL MINISTRO DELLA SALUTE HA PROROGATO CON UN’ORDINANZA FINO AL 30 APRILE 2023 L’OBBLIGO DI INDOSSARE LA MASCHERINA in tutte le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=91253 IL 30 DICEMBRE IL PARLAMENTO HA APPROVATO LA CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI DEL DECRETO-LEGGE 31 OTTOBRE 2022, n. 162, recante misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonche' in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ha promulgato la legge: n. 199: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/12/30/22G00209/sg Entrata in vigore del provvedimento: 31/12/2022 31 dic 22 Sole 24 ore: “DECRETO RAVE: ECCO LE MISURE CHE AZZERANO GLI OBBLIGHI ANTI-COVID Dal reintegro dei medici no vax alla sospensione delle multe per gli over 50 che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale….." https://www.ilsole24ore.com/art/decreto-rave-ecco-misure-che-azzerano-obblighi-anti-covid-AE6KgATC CONFRONTO DATI DECESSI E CONTAGI DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA AD OGGI (aggiornamento in tempo reale, fonte Johns Hopkins University) Se si vedono i dati per tutte le regioni italiane per i decessi medi giornalieri: nella 1° sett di febbraio 2023 sono 63, nella corrispondente del 2022 erano 370, quindi ora sono molto inferiori Si continua a non effettuare monitoraggio attento degli effetti avversi alla somministrazione dei vaccini: bisogna attivare la sorveglianza “attiva” e attrezzarsi per cure domiciliari adeguate. https://www.google.com/search?q=coronavirus+dati+2020+italia&safe=active&sxsrf=ALiCzsYdTszX3v xLu9wBTCOd-o1CRuBESA%3A1666222714607&ei=eopQY5-tJMiZkgXEua- ADA&ved=0ahUKEwif0pSou- AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE LISTA DEI MINISTRI PER IL NUOVO GOVERNO LETTA DAL PRESIDENTE DRAGHI. VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=emD1qs1rKMk Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO: “ANDRA’ TUTTO BENE SE... NON PAGHEREMO LA CRISI … - SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE….. - SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA… - SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI….. - SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci). COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus. Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale immobiliare e finanziaria. Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni. Possiamo chiedere loro di pagare il 10%? Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio! Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà: - TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica) - AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%? PENSIAMOCI! https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea ter 8 dic 20 Pungolo rosso: “MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad- oggi/ 31 dic 20 Pungolo rosso: “A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II. La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10% https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla- questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/ DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org - http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu- http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- - www.ambientevalsusa.it - https://www.facebook.com/notavtorino.org/- https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/ ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/ TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org (archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro di documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata) ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI (VEDI anche altri articoli su : http://davi-luciano.myblog.it/) 7 Febbr 23 Greenreport : “TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA: COLPITI DURAMENTE KURDI E PROFUGHI SIRIANI Occorre eliminare l’embargo alla Siria per poter raggiungere la popolazione e non consegnare a Erdogan gli aiuti destinati ai kurdi Umberto Mazzantini Ieri, dopo una giornata di scosse di assestamento, lacrime, sangue, polvere e pioggia fredda sulle macerie, i soccorritori, i morti e i feriti, il bilanco del terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale era già terribile: 2.316 in Turchia, 1.444 in Siria, ma secondo l’Onu il bilancio finale potrebbe essere 10 volte tanto. E si tratta in gran parte di kurdi della Turchia e siriani e di profughi siriani, spesso kurdi. Infatti, il mega-terremoto ha colpito quello l’area di confine che i kurdi chiamano Kurdistan settentrionale (in Turchia) e Rojava, l’area liberata e governata dai e dalle combattenti kurdi/e siriani/e e dai loro alleati e in parte occupata dall’esercito di invasione turco e dai suoi mercenari jihadisti. Il World food programme (WFP) ricorda che «I terremoti sono devastanti per un’area già provata dal conflitto siriano. In Turchia, che ospita la più grande popolazione di rifugiati del mondo, il WFP lavora a stretto contatto con il governo e la Mezzaluna Rossa turca per fornire assistenza alimentare e sostentamento. Questo include l’assistenza a più di 42.000 rifugiati siriani che vivono in 6 campi nel sud-est della Turchia e che hanno visto gli effetti peggiori dei terremoti. I terremoti hanno devastato zone della Siria che hanno già subito gravi danni nel corso di 12 anni di conflitto. Nel nord-ovest della Siria, il 90% dei 4,4 milioni di abitanti dipende dagli aiuti umanitari con 2,8 milioni di sfollati che vivono in campi o altri siti per mancanza di opzioni migliori. Su un totale di 5,6 milioni di persone a cui il WFP sta fornendo assistenza alimentare in Siria, 1,4 milioni si trovano nel nord-ovest. Milioni di siriani dipendono dall’assistenza transfrontaliera delle Nazioni Unite abilitata dal Consiglio di sicurezza lungo l’area di confine, vicino all’epicentro dei terremoti. Il WFP ha stabilito centri operativi in entrambi i Paesi, operando in Turchia dal 2012 e in Siria dal 1964»….” https://greenreport.it/news/geopolitica/terremoto-in-turchia-e-siria-colpiti-duramente-kurdi-e-profughi- siriani/ 8 febbr 23 Stampa: “TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA, OLTRE 11.000 VITTIME. Vigili del fuoco italiani tentano di salvare un ragazzo sotto le macerie ad Antiochia: “Ha ancora una gamba imprigionata, non sappiamo se ce la farà”. Bimbo di 8 anni salvo dopo 52 ore. Erdogan nelle zone colpite I numeri sono tragicamente destinati a salire a causa della carenza di macchinari e strumenti necessari a venire in soccorso di chi ancora si trova sotto le macerie Sale a oltre 9600 morti e 45mila feriti il bilancio del terremoto in Siria e Turchia: l'Afad, Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali, ha riferito che sono 7108 i morti accertati nelle province di Kahramanmaras, Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Adana, Adiyaman, Osmaniye, Hatay, Kilis, Malatya e Elazig, e 40910 i feriti. Dopo la prima scossa, è stato poi reso noto, se ne sono registrate altre 648, una delle quali, la più forte, di magnitudo 7,6, con epicentro Elbistan. Nelle zone colpite sono stati dispiegati oltre 96.600 agenti dipendenti di Ong, squadre di ricerca e soccorso, volontari. E' stato inoltre allestito un ponte aereo per il trasferimento di personale e materiale da Istanbul, Ankara e Smirne. In Siria, nelle zone sotto il controllo di Damasco, i morti sono 1250, i feriti 2054, secondo quanto pubblicato dal ministero della Salute siriano su Facebook. Questi dati si riferiscono alle province - o parte di esse - di Aleppo, Hama, Latakia, Tartus, e le aree di Idlib in mano alle forze governative. I numeri sono tragicamente destinati a salire a fronte della carenza di macchinari e strumenti necessari a venire in soccorso di chi ancora si trova sotto le macerie, strade interrotte dai danni causati dalle scosse, temperature molto basse. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ieri ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi in 10 tra le province più colpite, si è recato nelle zone disttrutte. Nel Paese operano assieme alle squadre di emergenza turche i team inviati in soccorso da 35 Paesi, secondo quanto annunciato ieri dal ministro degli Esteri Mevlüt Çavusoglu….” https://www.lastampa.it/esteri/2023/02/08/diretta/terremoto_in_turchia_e_siria_le_vittime_salgono_a_olt re_8700-12629516/ 8 febbr 23 Sole 24ore: “TERREMOTO IN SIRIA E TURCHIA, OLTRE 11.700 MORTI E 300MILA SFOLLATI Nella sola Turchia operano assieme alle squadre di emergenza i team inviati in soccorso da decine paesi. Il bilancio provvisorio conta oltre 11.700 morti. Proteste sui social per la lentezza dei soccorsi…” https://www.ilsole24ore.com/art/terremoto-siria-e-turchia-oltre-8300-morti-oggi-erdogan-visitera-zone- colpite--foto--video-AEoL6gjC 7 febbr 23 TRT.net: “ERDOĞAN HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA PER TRE MESI NELLE 10 PROVINCE Il presidente Erdogan ha valutato la situazione nel paese dopo che il devastante terremoto che colpito 10 province del sud est dell paese. -----"Sulla base dell'autorità conferitaci dall'articolo 119 della Costituzione, abbiamo deciso di dichiarare lo stato di emergenza. Dichiariamo le 10 province colpite dal terremoto come Aree del disastro che interessano la vita generale", ha aggiunto Erdogan. Il presidente Erdogan ha dichiarato che finora nella regione sono state inviate 54mila tende, 102mila posti letto e altri materiali di prima necessità. "Attualmente, i nostri 53.317 membri del personale di ricerca e soccorso lavorano nell'area del disastro. Il numero delle squadre aumenta ogni ora con l'arrivo delle squadre provenienti dappertutto del paese e dall'estero". "La nostra Gendarmeria è in servizio sul luogo del disastro con i suoi 26 aerei cargo e il nostro Comando della Guardia Costiera con le sue navi e barche, oltre a migliaia di personale esperto. Quasi 1000 ambulanze, 241 squadre UMKE e 5mila il personale sanitario a bordo di 2 ambulanze è stato trasferito in regione”, ha detto….” https://www.trt.net.tr/italiano/turkiye-4/2023/02/07/erdogan-ha-dichiarato-lo-stato-di-emergenza-per-tre- mesi-nelle-10-province-1943292 8 febbr 23 FQ: “TERREMOTO IN TURCHIA, GLI ESPERTI: “LE CITTÀ SONO CIMITERI A CAUSA DI LICENZE ILLECITE” CONDONO 2018 - Gli urbanisti avvisarono Erdogan del disastro Di Roberta Zunini ….Il boom edilizio inaugurato dal presidente Recep Tayyip Erdogan, diventato premier per la prima volta nel 2003, si sta rivelando per quel che già si sapeva essere: un sistema per attrarre i voti dei costruttori, ma anche dei turchi meno abbienti che avrebbero potuto facilmente trovare lavoro come muratori o permettersi un affitto a basso costo nelle periferie cittadine…. “Questa terrificante devastazione è causata dal ripetersi di politiche urbane errate e decisioni politicamente orientate come la legge sull’amnistia urbanistica del 2018”, sottolinea Pelin Pinar Giritlioglu, docente e presidente della sezione di Istanbul dell’Unione delle camere degli ingegneri e degli architetti turchi. Al momento dell’amnistia, gli esperti edili turchi avevano avvertito che la concessione retrospettiva di licenze edilizie a pagamento avrebbe avuto conseguenze fatali. “Questo condono ha trasformato le nostre città in cimiteri”, aveva detto Cemal Gökçe, presidente della Camera degli ingegneri civili, nel 2019. Già nel 2014 la polizia aveva fatto irruzione negli uffici e nelle case di uomini d’affari vicini a Erdogan nell’ambito di una clamorosa indagine sulla corruzione in campo immobiliare. “Il sultano” definì l’inchiesta un tentativo di “colpo di stato giudiziario”. I dettagli delle accuse non sono mai stati resi pubblici, ma i resoconti dei giornali affermavano che i capi d’accusa riguardavano tangenti pagate a funzionari per vincere contratti di costruzione ed eludere le leggi sull’urbanistica. Diverse dozzine di persone, tra cui funzionari statali, magnati dell’edilizia e i figli di tre ministri fedelissimi di Erdogan vennero arrestati. L’inchiesta però fu insabbiata e a venire rimossi furono i pubblici ministeri….” https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/08/terremoto-in-turchia-gli-esperti-le-citta- sono-cimiteri-a-causa-di-licenze-illecite/7032872/ 1 Febbr 23 Valigiablu: “REPRESSIONE DEL DISSENSO E COLPI DI MANO ISTITUZIONALI: COSÌ ERDOGAN VUOLE FARSI RIELEGGERE PRESIDENTE DELLA TURCHIA ….I sei partiti dell’opposizione, riunitisi nella cosiddetta Tavola dei sei, faticano a trovare un candidato comune, mentre Erdoğan continua a puntare sull’anticipazione delle elezioni, escamotage utile per potersi ripresentare senza violare la Costituzione. Il presidente in teoria non può ricandidarsi per un terzo mandato, a meno che il Parlamento non decida di sciogliersi e di convocare elezioni anticipate. Per riuscire nel suo intento, però, Erdoğan ha bisogno del sostegno di due terzi dei parlamentari, un numero raggiungibile solo con l’appoggio di 25 politici dell’opposizione. In caso di scioglimento imposto dallo stesso presidente, il leader dell’Akp non potrebbe infatti ripresentarsi, sempre che la Corte suprema non decida di escludere le cariche ricoperte prima della riforma costituzione del 2017 dal calcolo dei mandati già portati a termine da Erdoğan. Ma i problemi del presidente non finiscono qui. Secondo i sondaggi Erdoğan resta il leader con il più alto livelli di gradimento, ma il consenso verso la sua figura e quella del suo partito ha subito un calo significativo a causa della crisi economica e dell’inflazione, pur avendo recuperato recentemente qualche punto con riforma delle pensioni…. Raccontare quanto profonda sia la crisi economica, però, non è possibile. «Chi ci prova rischia di essere accusato di colpo di Stato economico e di diffusione di false informazioni», spiega Mümtaz Murat Kök del Media and Law Studies Association, un’organizzazione che dal 2018 monitora i processi contro la stampa. Il controllo governativo non si limita alla libertà di stampa. Anche il diritto a manifestare, sancito dall’articolo 34 della Costituzione, è stato fortemente limitato grazie all’approvazione di una serie di leggi sull’ordine pubblico, come la n.2911. Sempre nel periodo di settembre 2021-luglio 2022, riporta MLSA, ben 800 persone sono finite sotto processo per aver preso parte a manifestazioni pacifiche nel paese…..” https://www.valigiablu.it/erdogan-elezioni-turchia-2023/ 6 febbr 23 FQ: “TANGENTI A KIEV, IN BILICO ANCHE IL CAPO DELLA DIFESA MEDIA USA - “Dalla cina tecnologie belliche a Mosca” Di Michela Ag Iaccarino È pronto ad andarsene se il suo presidente glielo ordinerà. Lo ha assicurato ieri durante una conferenza stampa Oleksii Reznikov, ministro della Difesa di Kiev, ormai conscio di essere su un piano inclinato. Per il capo del dicastero non uscito indenne dall’ultima purga avviata da Zelensky sarebbe già stato trovato un sostituto: Kirill Budanov, giovanissimo capo in ascesa dell’intelligence ucraina. Reznikov – che il 24 gennaio scorso si è rifiutato di licenziare il suo ex vice, Viacheslav Shapovalov, accusato di aver gonfiato i prezzi dei bilanci delle forniture militari – ha ammesso che le verifiche anti- corruzione non hanno funzionato. …. Odessa, priva di elettricità, il presidente informava i cittadini che “il nemico ha inviato nuove forze per sfondare il fronte a Vuhledar e Lyman”. Dalla città-tritacarne, Bakhmut, gli ucraini però non battono in ritirata come gli aveva suggerito di fare qualche giorno fa anche lo Stato maggiore Usa: non vogliono concedere una vittoria decisiva alle truppe Wagner. Che si combatta casa per casa, “fino all’ultimo fosso”, lo ha detto dalla Federazione proprio il fondatore dei paramilitari, “lo chef di Putin” Evgeny Prighozin, in un’intervista all’agenzia statale Tass. Il Cremlino non cessa i combattimenti sul campo anche grazie all’aiuto in sordina dei suoi partner. A comprovare la stabilità dell’alleanza di Mosca e Pechino c’è una rivelazione del Wall Street Journal, entrato in possesso dei dati di 84mila spedizioni avvenute tra le dogane della Federazione e della Repubblica popolare. Da quando il regime sanzionatorio del blocco occidentale è entrato in vigore, le società dell’apparato della Difesa del Dragone non hanno mai cessato di commerciare tecnologia dual use con le aziende gemelle russe: migliaia i carichi di antenne, radar, microchip necessari all’industria bellica di Mosca per manutenzione e produzione di caccia e carri armati….” https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/06/tangenti-a-kiev-in-bilico-anche-il-capo- della-difesa/6991030/ 7 febbr 23 FQ: “IL GOVERNATORE DI LUHANSK, OFFENSIVA RUSSA TRA DIECI GIORNI I GIORNALI SVIZZERI - “Kirill era spia Kgb” Il Financial Times rilancia le notizie su un’offensiva russa che potrebbe realizzarsi nei prossimi dieci giorni. Molto prima, dunque, dell’arrivo dei nuovi aiuti militari a Kiev. Il quotidiano britannico ha ripreso le indicazioni di un consigliere della Difesa ucraina, rimasto anonimo. Secondo gli analisti, l’offensiva sarebbe con ogni probabilità diretta nel Luhansk, intorno a Kreminna e Lyman, la porzione di territorio riconquistata dagli ucraini nella controffensiva lanciata lo scorso autunno. Da settimane, i russi stanno ammassando le forze nella regione. Nei giorni scorsi l’intelligence militare ucraina aveva segnalato l’ordine di Vladimir Putin per la conquista delle intere regioni di Donetsk e Luhansk entro il mese di marzo. eri anche il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Hayday, ha rilanciato che l’offensiva militare russa inizierà in qualsiasi momento dopo il 15 febbraio e sarà concentrata nel Donbass….. Dalla Svizzera arriva una esclusiva sul patriarca russo Kirill: secondo Matin Dimanche e Sonntags Zeitung, che hanno consultato documenti declassificati degli archivi federali svizzeri, Kirill negli anni ’70 è stato una spia del Kgb nel periodo in cui Kirill si trovava a Ginevra come rappresentante del Patriarcato di Mosca presso il Consiglio Ecumenico delle Chiese. Il compito dell’agente Mikhailov, come era chiamato in codice, era di influenzare il Consiglio in modo da minimizzare le critiche verso l’Urss e spingere a condannare gli Stati Uniti”. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/07/il-governatore-di-luhansk-offensiva-russa- tra-dieci-giorni/7031514/ 8 febbr 23 FQ: “BERLINO ASSICURA 170 LEOPARD 1, MA STA SUL VAGO: “ENTRO L’ESTATE” IL MINISTRO PISTORIUS A KIEV - I primi 20-25 Leopard 1 entro l’anno. Altri 88 entro il 2024, ha detto ieri l’amministratore Armin Pappergersaid Di Valerio Cattano A sorpresa il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ieri è andato a Kiev per annunciare che l’alleato ucraino riceverà almeno 100 carri armati Leopard 1A5. Un numero più ridotto di Leopard 2, il tank tanto richiesto, dovrebbe arrivare a marzo…. Il governo ucraino è ottimista e già pensa ai jet da combattimento, sebbene la risposta sugli F-16, almeno per il momento, dagli Stati Uniti sia stata negativa…. I russi a un anno dall’invasione cercano di portare a casa una vittoria nel Donbass prendendo Bakhmut, che è circondata. Sul lato politico, le continue fughe di notizie sulle dimissioni del ministro della Difesa Reznikov fanno arrabbiare il presidente Zelensky, che ieri in Parlamento ha chiesto di fermare le “voci o qualsiasi tipo di pseudo-informazione” che può minare l’unità nella guerra contro la Russia…. Nei giorni scorsi sono stati rimossi molti funzionari del ministero della Difesa con l’accusa di corruzione, e il titolare del dicastero, pur non essendo stato coinvolto nelle inchieste, pagherebbe un mancato controllo dei suoi collaboratori; i funzionari – secondo i magistrati – volevano lucrare pure sui pasti destinati ai soldati al fronte….” https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/08/berlino-assicura-170-leopard-1-ma-sta-sul- vago-entro-lestate/7032883/ 7 febbr 23 FQ: “FRANCIA, OGGI TERZO SCIOPERO PER FAR RITIRARE LA RIFORMA DELLE PENSIONI: “È CONTRO IL POPOLO” Di Luana De Micco È la terza giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni, dopo il 19 e 31 gennaio, che ha già fatto scendere nelle strade milioni di persone contro lo slittamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni con 43 anni di contributi. Lo sciopero di oggi si annuncia compatto nei trasporti, nelle raffinerie, centrali nucleari e scuole. A Parigi un corteo partirà alle 14 dall’Opera verso la piazza della Bastille…. La data di oggi è stata scelta perché, dopo il passaggio in Commissione, il testo è arrivato ieri in Assemblea, in un’atmosfera tesa. A difenderlo anche il ministro del Lavoro, Olivier Dussopt, fischiato dalle opposizioni per l’inchiesta di favoritismo aperta contro di lui su fatti del 2020. Il calendario dell’iter parlamentare è serrato. Il governo ha fatto ricorso ad un contestato articolo della Costituzione, il 47.1, per limitare i dibattiti a 50 giorni, fino al 26 marzo, e permettere alla legge, se adottata, di entrare in vigore in estate, come vuole Macron. L’Assemblea ha solo fino al 17 febbraio per analizzare 20 mila emendamenti, dopo di che il testo passerà al Senato. Il governo, che ha la maggioranza relativa in Assemblea, non è sicuro neanche di poter contare sul voto di tutti i suoi deputati. Una decina di loro, nell’ala più a sinistra, intorno a Barbara Pompili, ex ministra dell’Ecologia, rifiuta di votare il testo….” https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/07/francia-oggi-terzo-sciopero-per-far- ritirare-la-riforma-delle-pensioni-e-contro-il-popolo/7031562/ 1 febbr 23 Pressenza: “OCCUPAZIONE EINSTEIN, LA RIDDA DELLE DICHIARAZIONI Fabrizio Maffioletti ……Comunque i ragazzi hanno occupato e picchettato, è normale che siano sottoposti a critiche soprattutto da certi ambienti: gli stessi che determinano le ragioni della protesta e che non trattano gli studenti come interlocutori ma come semplici recettori passivi di normatività: le parole sdegnate e di stigma sull’occupazione sono piuttosto chiare. Normatività nella quale tuttavia i ragazzi non si riconoscono e alla quale si ribellano. Hanno quindi pubblicato un comunicato nel quel rispondono punto per punto alle varie accuse: “A seguito di alcune critiche politiche, formali e non, che ci sono state poste durante questi primi due giorni di occupazione, ci si pone irrimandabile la necessità di fare chiarezza su alcuni punti che ci sono stati contestati. La scelta dell’interruzione delle lezioni e di tutti i servizi della scuola durante la giornata di martedì è scaturita da un lungo confronto tra occupanti. La sintesi di questo vede, non solo nelle attività critiche di questo sistema che proponiamo, un’effettiva alternativa alla scuola gentiliana, ma anche nell’interruzione delle stesse ore in cui è riprodotta la capacità-merce che dovremo vendere una volta uscitə da qui, una forma di alternativa espressa come rifiuto, il quale, manifestato nei confronti delle attività scolastiche, sottolinea una prospettiva di un effettivo avvicinamento a un cambiamento positivo che inizi a diventare sempre più concreto, grazie alla nostra lotta. Martedì mattina, dopo aver bloccato l’ingresso dei docenti e del personale ATA, una pattuglia di funzionari della DIGOS si è presentata davanti ai cancelli della nostra scuola. Non si sono fatte attendere minacce e intimidazioni nei confronti di alcuni studenti, seguite, al momento dell’apertura dei cancelli per permettere il libero transito volontario, verso l’Interno e verso l’esterno, attraverso questi, dal tentativo di irrompere dentro il cortile. Rivendichiamo con convinzione l’allontanamento che abbiamo effettuato nei confronti delle forze dell’ordine, i quali non si sono fatti scrupoli nel provare ad arrestare uno studente minorenne, prendendolo per il collo nonostante fosse più che evidente, dalle urla, il dolore che gli stava provocando questo gesto. Spingendo via la DIGOS abbiamo fatto dei nostri corpi un mezzo di resistenza e di solidarietà reciproca che si è posta come necessità non contrattabile davanti ai nostri occhi, anche se ha comportato l’uso della forza. Vogliamo respingere con forza le accuse che affermano che l’occupazione sia stata architettata da esterni “professionisti delle occupazioni”, in quanto crediamo che nel momento in cui decidiamo, autonomamente, negli spazi organizzativi che creiamo nella nostra scuola, di intraprendere un’azione, questa non possa essere vista slegata dal contesto politico, cittadino e nazionale, dentro il quale è inserita. Il supporto materiale che ci è stato fornito dall’esterno, arriva da una nostra richiesta, dunque siamo fierə di questa definizione che ci è stata accreditata, ma riteniamo opportuno estenderla a tuttə lə studentə occupanti del liceo Einstein!” https://www.pressenza.com/it/2023/02/occupazione-einstein-la-ridda-delle-dichiarazioni/ 2 febbr 23 Stampa: “LICEO EINSTEIN, LA PROTESTA DEGLI STUDENTI CONTRO L’OCCUPAZIONE: “FATECI RIENTRARE IN CLASSE” “A occupare è una minoranza: non discutiamo le motivazioni, ma è mancata la condivisione della protesta” Bernardo Basilici Menini Decine e decine di ragazzi del liceo Einstein sì sono ritrovati questa mattina in un sit-in per protestare contro l'occupazione. È successo nella sede di via Pacini. A poche centinaia di metri, nella sede di via Bologna (frequentata da 650 alunni), i loro compagni da lunedì occupano l’edificio…. Le ragioni le spiegano Martina Roma e Paolo Tomassone, due rappresentanti di istituto: «È un silenzio simbolico per protestare contro le modalità di occupazione. Abbiamo assistito ad episodi di violenza da entrambe le parti (studenti e forze dell'ordine, ndr)…. E le motivazioni di chi occupa? Martina e Pao spiegano che «ognuno è libero di condividerle o meno. Non pensiamo che siano sbagliate, ma gli studenti non sono interpellati prima dell'occupazione…. L'occupazione era partita lunedì. Inizialmente, un accordo con il preside aveva permesso di circoscrivere le iniziative al piano terra di via Bologna, mantenendo le lezioni. Martedì l'escalation, che ha portato alla spaccatura tra i studenti e all'iniziativa di oggi”. https://www.lastampa.it/torino/2023/02/02/news/liceo_einstein_protesta_studenti_rientrare_in_classe- 12618461/ 7 febbr 23 Repubblica: “INSEGNAMENTO DELLE ARMI A SCUOLA, IL PROGETTO FAZZOLARI È UN CASO. Valditara: "Notizie infondate". Pd e 5S all'attacco: "Libro e moschetto". Salvini: "Non mi sembra idea illuminata" Il sottosegretario smentisce. Meloni: "È un caso che non esiste". Provenzano annuncia interrogazione parlamentare. Conte: "Amore per le armi è evidente" È un caso politico il progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Oltre alle opposizioni, è un altro componente del governo, il vicepremier leghista Matteo Salvini, a non gradire l'iniziativa né a tener conto della smentita dello stesso Fazzolari. "Ridicolo e infondato", così l'esponente FdI ha definito l'articolo de la Stampa che riporta la proposta di un tavolo ad hoc formulata al generale Franco Federici, consigliere militare della presidente del Consiglio. "La chiacchierata tra me e il generale Federici verteva su tutt'altro", precisa Fazzolari. La replica del direttore de la Stampa Massimo Giannini: "Con temerario sprezzo del ridicolo, il sottosegretario Fazzolari 'sparà letteralmente la palla in tribuna, per smentire ciò che non è smentibile, cioè la sua idea di portare nelle scuole corsi di tiro a segno con le armi. L'articolo del nostro Ilario Lombardo, che confermiamo parola per parola, è inattaccabile e di fonte sicura al cento per cento"….” https://www.repubblica.it/politica/2023/02/07/news/fazzolari_armi_scuola_fdi-386831243/ 7 febbr 23 FQ: “LA SINDROME PD: LOTTA PER COSPITO E IGNORA I RAGAZZI COI MEGAFONI OLTRE IL 41-BIS - Digiuni e fame per il diritto di protestare Di Selvaggia Lucarelli ….La verità è che quel 41 bis deciso dalla procura di Torino è vissuto come l’ennesima pena sproporzionata da parte di chi ritiene che nella stessa città esista da tempo (con qualunque governo) una sorta di stato di polizia. E non parlo solo degli anarchici, ma di studenti, di centri sociali, di no tav, di liberi cittadini, di rappresentanti sindacali (talvolta bollati per comodità come anarchici) che finiscono manganellati, processati, incarcerati e con fogli di via dalla città con una durezza il più delle volte del tutto sproporzionata. Il clima repressivo e anti-democratico che si respira da anni in alcune piazze sta diventando una polveriera, sta alimentando rabbia e frustrazione, e tutto questo accade nel disinteresse generale. Il Pd si sta stracciando le vesti per il caso Cospito che è controverso perché non vi è alcun dubbio sulla sua pericolosità sociale ma al limite sul regime carcerario adeguato a contenerla, e ignora da anni le accuse insussistenti, le denunce, il carcere preventivo per chi protesta sotto l’etichetta di anarchico, comunista o sovversivo spesso finendo assolto perché aveva semplicemente esercitato il suo diritto al dissesno. Non ho visto Orlando e Serracchiani preoccuparsi di ciò che è accaduto presso il centro sociale Askatasuna pochi giorni fa, quando Digos, volanti e camionette, con un dispiegamento di forze che non si è visto neppure per l’arresto di Messina Denaro, hanno paralizzato un quartiere per mettere i sigilli su un frigorifero e due casse audio. Sì, avete capito bene. Askatasuna lo scorso ottobre ha organizzato un concerto non autorizzato lungo il controviale di fronte al centro, con artisti quali Willy Peyote e Africa Unite. ….” https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/07/la-sindrome-pd-lotta-per-cospito-e-ignora- i-ragazzi-coi-megafoni/7031547/ 7 febbr 23 Dubbio: “IL PRESIDENTE DEI PENALISTI ITALIANI GIAN DOMENICO CAIAZZA: «IL 41BIS È SADICO E VIOLENTO, LA POLITICA ADESSO RIFLETTA...» «È deprimente che la politica non abbia la forza per cogliere questa occasione per una riflessione seria sull'istituto» Ne parliamo con il presidente dei penalisti Gian Domenico Caiazza: D.«Apriremmo una diga a tutta una serie di pressioni da parte di detenuti che si trovano nello stesso stato» di detenzione se «lo stato di salute» di Cospito finisse per essere un condizionamento nell'allentamento del 41bis, ha detto il ministro Carlo Nordio due giorni fa nella sua informativa alla Camera sul caso dell’anarchico. Cosa ne pensa di questa affermazione? R.In astratto questa risposta ha un senso. Non si tratta di riconsiderare una posizione perché il detenuto sta facendo lo sciopero della fame. Semmai occorre valutare se permangono le condizioni e le esigenze che hanno giustificato il 41 bis. Se c’è una persona che mette in atto una protesta nonviolenta non significa che bisogna accogliere necessariamente la sua richiesta ma che la si possa valutare certamente. Sarebbe singolare se per il fatto che Cospito fa lo sciopero della fame non si valutasse nuovamente il suo regime detentivo….” https://www.ildubbio.news/interviste/il-presidente-dei-penalisti-italiani-gian-domenico-caiazza-il-41bis- e-sadico-e-violento-la-politica-adesso-rifletta-m8o42tiw 6 febbr 23 Giornale di Brescia: “IL MINISTRO SALVINI AL CANTIERE TAV: «DIFFICILE ENTRI IN FUNZIONE PER LE OLIMPIADI» Antonio Borrelli ….A parlare è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, arrivato a Lonato del Garda per visitare il cantiere della linea alta velocità Brescia-Verona, con la talpa «Martina» che ogni giorno scava quasi 20 metri di tunnel. Oggi il complesso degli interventi sfiora il 50% del completamento totale. Confermati dunque i tempi già annunciati da Cepav2 per l’apertura: l’inaugurazione sarà nel 2026. Salvini si mostra scettico, però, sulla possibilità che l’opera entri in funzione entro le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e ribadisce: «Diciamo entro il 2026». Anche perché l’alta velocità Brescia-Verona fa parte delle opere finanziate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e andrà quindi ultimata entro quell’anno - pena la perdita delle risorse. https://www.giornaledibrescia.it/garda/il-ministro-salvini-al-cantiere-tav-difficile-entri-in-funzione-per- le-olimpiadi-1.3846420 7 febbr 23 Repubblica: “FUGA DI GAS NEL TERZO VALICO, UN OPERAIO MORTO E UN ALTRO GRAVEMENTE USTIONATO L'incidente a Voltaggio, nell'Alessandrino. I due addetti investiti da una fiammata, la vittima aveva 33 anni. Sciopero immediato nel cantiere: "Non si può morire così" di Cristina Palazzo …Si tratta di Salvatore Cucè, un trasfertista calabrese di 33 anni. L'altro operaio è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in ospedale a Novi Ligure, non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di due addetti della ditta Seli Overseas (gruppo WeBuild). Tra le prime ipotesi, quella di una fiammata dovuta a una fuga di gas mentre scavavano, in un primo momento si è anche parlato di un'esplosione. Gli operai erano nel tunnel di accesso alla grande opera per dei lavori di consolidamento della galleria. Probabilmente una scintilla partita dal macchinario potrebbe aver innescato il gas naturale, che è monitorato da apposite apparecchiature. Sono in corso gli accertamenti dei carabinieri di Voltaggio con i colleghi di Novi Ligure per fare chiarezza su quanto accaduto. I sindacati hanno indetto uno sciopero immediato nel cantiere del Terzo valico. Feneal, Filca e Fillea richiedono un incontro urgente con le prefetture e l’azienda capofila. …” https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/02/07/news/incidente_terzo_valico_operai-386815326/ 7 febbr 23 Stampa: “ARRESTATA ATTIVISTA DEL CENTRO SOCIALE ASKATASUNA E DEI NO TAV Francesca Lucchetto deve scontare 8 mesi di detenzione, per un cumulo di pena E' stata arrestata uno dei volti più noti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav. Francesca Lucchetto, 43 anni. E’ stata prelevata oggi dalla sua abitazione dagli uomini della Digos della Questura di Torino per essere accompagnata nel carcere del capoluogo piemontese. Lucchetto dovrà scontare otto mesi di detenzione per un cumulo di pena in riferimenti ai fatti del 2005, 2011, 2012 e 2013….” https://www.lastampa.it/torino/2023/02/07/news/arrestata_attivista_askatasuna_no_tav_francesca_lucchet to-12628600/ 7 febbr 23 ValsusaOggi: “LA CAVA DI CASELETTE IN MEZZO AI PRATI, TRA IL MUSINÈ E LA SACRA: ANCORA SILENZI SULLO SMARINO DEL NUOVO AUTOPORTO di Fabio Tanzilli CASELETTE – Non bisogna essere estremisti ambientalisti, o seguaci di Greta Thunberg, per affermare che la cava di Caselette alle porte della Valsusa in località Grangetta, ben visibile sulla strada provinciale 24 del Monginevro, in mezzo al verde dei prati ai piedi del Musinè e di fronte alla Sacra di San Michele, sia proprio un pugno nell’occhio. E’ opportuno anche chiedersi che benefici porta al territorio una simile “coltivazione” di ghiaia in un’area tutelata vincolata dal punto di vista ambientale e tutelata per legge, e sarebbe anche prezioso capire per quale motivo sia stata autorizzata una simile attività, dai vari enti pubblici, nel corso degli anni: Comune di Caselette, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte. A seguito della pubblicazione della notizia sullo smarino che arriverà dal cantiere dell’autoporto di San Didero, ci sono le prime reazioni, ma tra le istituzioni permane il mistero e poca chiarezza. Il Comune di Caselette ha diffuso una comunicazione pochi giorni fa, dove però non fa alcuna menzione sulla provenienza dello smarino. Nel comunicato non viene mai citato l’autoporto di San Didero. Il Comune quindi non è stato informato o non conosce tali operazioni? Oppure non vogliono comunicarle alla cittadinanza? Se il Comune di Caselette davvero non sa da dove proviene il materiale che ospiterà nel proprio territorio, e si parla di circa 30mila metri cubi di terreno proveniente da San Didero, è abbastanza preoccupante……” https://www.valsusaoggi.it/valsusa-la-cava-di-caselette-in-mezzo-ai-prati-tra-il-musine-e-la-sacra-ancora- silenzi-sullo-smarino-del-nuovo-autoporto/ 8 febbr 23 ValsusaOggi: “I NO TAV SMONTANO LA RECINZIONE DELLA CAVA DI CASELETTE Azione di protesta dei No Tav contro la cava di Caselette, che ospiterà lo smarino del nuovo cantiere dell’autoporto di San Didero. “Centinaia di metri di recinzione sono stati smontati a Caselette, attorno alla cava nella quale verrà depositato parte del materiale proveniente dal cantiere di San Didero – spiegano dal Movimento – I No Tav si sono mossi al calar della notte. Non resteremo con le mani in mano mentre la devastazione avanza..Avanti No Tav!” https://www.valsusaoggi.it/valsusa-i-no-tav-smontano-la-recinzione-della-cava-di-caselette/ 5 febbr 23 FQ: “DUE TERZI DEI GAS SERRA SONO PRODOTTI DAL 10% DEI RICCHI di Luca Mercalli Nonostante il raffreddamento intervenuto a metà mese, gennaio 2023 è rimasto tra i più miti in oltre un secolo di misure al Nord con circa 2 °C sopra media: terzo a Piacenza, quarto a Torino e Parma, quinto a Pontremoli in Lunigiana. E mentre sugli Appennini di neve ne è arrivata molta, le Alpi italiane non sono messe tanto meglio di un anno fa: secondo il centro di monitoraggio ambientale Fondazione Cima, il manto nevoso attuale corrisponde in totale a circa 3,7 miliardi di metri cubi di acqua, metà della media del decennio 2011- 2021. Dopo l’anno più caldo e secco mai osservato, anche il 2023 non è cominciato bene….. Le lotte ai cambiamenti climatici e alle diseguaglianze economiche devono coincidere, attraverso un’adeguata tassazione dei super-redditi per finanziare le politiche ambientali e l’adattamento delle classi più povere e vulnerabili: infatti, secondo un rapporto del World Inequality Lab (Climate Inequality Report 2023), due terzi delle emissioni-serra mondiali provengono dal 10% più abbiente della popolazione, con incredibili livelli pro-capite fino a 101 tonnellate di Co2 equivalente all’anno nel caso degli esagerati stili di vita dell’1% più ricco dell’umanità (dieci volte le emissioni medie dei cittadini europei!). Il 29 gennaio, in una piovosa Canberra, è morto di malattia all’età di 75 anni Will Steffen, poliedrico scienziato del clima e dell’ambiente, impegnato per quasi mezzo secolo a livello internazionale nello studio e nella comunicazione al pubblico delle conseguenze sempre più gravi delle attività umane sul sistema-Terra. Fu lui a coniare il termine “Antropocene” insieme al nobel Paul Crutzen (1933-2021) e a inaugurare il fondamentale filone di ricerca sui limiti planetari e la sostenibilità globale con Johan Rockström dello Stockholm Resilience Centre. Grandi personalità sempre troppo poco note e facilmente dimenticate da un mondo che corre verso il baratro ambientale”. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/05/due-terzi-dei-gas-serra-sono-prodotti-dal- 10-dei-ricchi/6990318/ 6 Febbr 23 EUNews: “PNRR, CABINA REGIA GOVERNO-PARTECIPATE. MELONI: "CON REPOWEREU SPINTA A PIANO MATTEI" La premier porta avanti il progetto tracciato in Africa e presiede a palazzo Chigi una cabina di regia per aggiornare il Piano nazionale di ripresa e resilienza, pensato all'indomani dell'emergenza Covid ….Obiettivo: consolidare il processo di diversificazione delle forniture verso una “totale eliminazione” del gas russo e per far diventare l’Italia “hub energetico del Mediterraneo per tutta l’Europa in un proficuo rapporto di cooperazione soprattutto con i paesi africani”, spiega. Al tavolo con il governo anche gli amministratori delegati delle partecipate Eni, (Claudio Descalzi), Enel (Francesco Starace), Snam (Stefano Venier) e Terna (Stefano Donnarumma). Per l’esecutivo, oltre alla premier, partecipano tutti i ministri competenti, tra i quali quello per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, che illustra gli obiettivi, i modi e i termini per la definizione dell’intero Piano e fa sapere che nei prossimi giorni sarà completato il confronto con tutti i soggetti istituzionali nazionali e locali, come richiesto dalla Commissione Europea. Il RepowerEU e quindi l’aggiornamento del Pnrr dovranno essere perfezionati a breve, entro il 30 aprile….” https://www.eunews.it/2023/02/06/pnrr-cabina-regia-governo-partecipate-meloni-con-repowereu-spinta- a-piano-mattei/ 6 febbr 23 TAG 24: “PNRR, CABINA DI REGIA TRA GOVERNO E SOCIETÀ PARTECIPATE. Meloni: “Obiettivo sovranità energetica” .Si è tenuta la cabina di regia del Pnrr per avviare il confronto sul RepowerEu. Le parole del Presidente Giorgia MeloniL A Palazzo Chigi si è riunita, oggi, la cabina di regia del Pnrr per avviare il confronto sul Repower Eu. Al tavolo si sono seduti il governo e le società partecipate Eni, Enel, Snam e Terna. Un vertice utile ad illustrare le nuove opportunità previste dal Repower Eu, i tempi e le modalità con le quali sarà definito il nuovo capitolo nell’ambito del Pnrr. Oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, hanno presenziato: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti; il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto; il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; il viceministro delle Imprese Valentino Valentini; il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida; il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin; il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli; il viceministro delle infrastrutture e della mobilità