Comunicato stampa del 6 gennaio 2023
GUERRA IN UCRAINA, I DISARMISTI ESIGENTI
ORGANIZZANO IL "DIGIUNO DI COERENZA" CONTRO
IL DECRETO PER L'INVIO DELLE ARMI ALL'ESERCITO
UCRAINO
APPELLO PER PRESIDI INFORMATIVI IN TUTTA
ITALIA (ciascun soggetto con contenuti e modalità
autogestiti)
10 GENNAIO
PIAZZA DELLA ROTONDA ROMA, VICINO IL PANTHEON (ore 15:00-19:00)
dedicato alla memoria di Antonia Sani, ex presidente WILPF Italia
Il 10 gennaio 2023 viene sottoposto a voto parlamentare al Senato, il
decreto del Consiglio dei Ministri n. 185 del 2 dicembre 2022* per
prorogare «fino al 31 dicembre 2023» l’invio di mezzi, materiali ed
equipaggiamenti militari all'esercito ucraino al fine di combattere
l’invasione russa.
* Si veda l’appendice sotto riportata: illustrazione del DL 185/2022 da parte del
servizio studi del Senato;
Si tratta di una proroga del provvedimento introdotto dopo l’inizio
della guerra dal governo Draghi, che era in scadenza a fine 2022.
In seguito al185/2022, che fa da cornice giuridica, all’inizio del
2023, il governo Meloni varerà il sesto decreto di aiuti militari (e gli
eventuali decreti successivi) all’Ucraina: per quanto ci è dato
sapere, si verrà incontro, da parte italiana, alla necessità
manifestata da Kiev di di avvalersi di sistemi missilistici di difesa
aerea per proteggere le infrastrutture energetiche dagli attacchi
russi.
Ma il nuovo pacchetto, stando a quanto promesso dal ministro della
Difesa Guido Crosetto, passerà in ogni caso da una comunicazione
parlamentare.
Si profila nel voto del 10 gennaio, come già avvenuto il 30
novembre, e il 13 dicembre 2022, una ampia "unità nazionale",
trasversale rispetto agli schieramenti destra-sinistra (più
precisamente: centro-destra, centro-sinistra), perché le modalità
del decreto (segretezza della lista di armi riferita solo al COPASIR)
sono le stesse del governo Draghi votate a suo tempo anche da
Fratelli d'Italia.
Il decreto dovrà essere convertito entro sessanta giorni, quindi max
fine gennaio- prim