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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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1) Coordinare Alessandria con Vicenza, affinchè, per conto dei Comitati e delle Associazioni, gli
studi legali intraprendano urgenti procedimenti giudiziari in sede civile di azione risarcitoria
collettiva, patrimoniale e non, per le Vittime fisiche (cittadini e lavoratori) dei disastri ecosanitari
dei siti industriali Solvay di Spinetta Marengo ed ex Miteni di Trissino.

2) In Alessandria, i Comitati e le Associazioni per impegnare i propri studi legali a verificare di
intraprendere urgenti procedimenti giudiziari in sede civile di azione inibitoria collettiva in
materia ambientale per bloccare il disastro ecosanitario del sito industriale Solvay di Spinetta
Marengo.

N.B. L‘azione inibitoria collettiva in materia ambientale è uno strumento processuale che
permette a un’associazione o un comitato, o anche a chiunque abbia interesse, di richiedere al
giudice la cessazione di un comportamento che lede l’ambiente e la salute pubblica. Questa azione
introdotta nell’ordinamento italiano mira a prevenire o interrompere danni ambientali, sia attuali
che potenziali, causati da attività illecite. A differenza dell’azione risarcitoria collettiva, class
action, l’azione inibitoria non mira al risarcimento del danno, ma alla prevenzione o
all’interruzione del comportamento lesivo.

3) Coordinare Alessandria con Vicenza, affinchè, per conto dei Comitati e delle Associazioni, gli
studi legali riesaminino la formulazione dei processi penali di Alessandria e Vicenza alla luce (vedi
sul Sito) del documento (in sé: notizia di reato) trasmesso alle Procure della Repubblica di
Alessandria e Vicenza dall’avvocato Luca Santa Maria (ex Solvay) che individua una regia dolosa
unica delle responsabilità penali, e apicali, per gli attuali processi di Alessandria (colposo) e di
Vicenza (doloso): ipotizzabili per i PM istanze di nuove indagini, unificazione dei fascicoli, perfino
rogatorie.

4) In Alessandria, i Comitati e le Associazioni impegnano i propri studi legali a coordinarsi per
chiedere alla locale Procura la riformulazione dei capi di accusa da colposi a dolosi. A maggior
ragione perché una sequela di rinvii delle udienze ha fermato il processo per due anni, anche con
una negoziazione opaca tra le parti (GUP).

5) I Comitati e le Associazioni reputano rilevante che il Comune di Alessandria emetta ordinanza di
fermata delle produzioni della Solvay inquinanti dentro e fuori il comune, come imporrebbe il
principio di precauzione, esercitando le prerogative di legge che derivano al sindaco nella sua
veste di massima Autorità Sanitaria Locale.

6) I Comitati e le Associazioni, in forza anche delle Mozioni Popolari presentate, basate sui principi
della prevenzione e della precauzione / “limiti zero”, ribadiscono al Parlamento la richiesta
della messa al bando dei Pfas in Italia, della loro produzione e utilizzo, ovvero della fermata delle
produzioni inquinanti della Solvay di Spinetta Marengo quale pregiudiziale “conditio sine qua non”
del fattuale divieto di Legge.

7) In Alessandria, i Comitati e le Associazioni impegnano i propri studi legali a respingere ogni
proposta di Patteggiamento con Solvay, che strozzerebbe il processo locale, nonché la stessa
Legge nazionale basata sui principi della prevenzione e della precauzione / limiti zero.

8) I Comitati e le Associazioni diffidano le Istituzioni locali e nazionali a intraprendere
contrattazioni di patteggiamento con Solvay, che strozzerebbero il processo di Alessandria,
nonchè la stessa Legge nazionale basata sui principi della prevenzione e della precauzione / limiti
zero.

9) I Comitati e le Associazioni invitano in particolare il sindaco di Alessandria a recedere dal
patteggiamento intrapreso (azione possibile in quanto non vi è accordo di patteggiamento con il
Pubblico Ministero e prima che il giudice si pronunci).

10) I Comitati e le Associazioni chiedono al Governo di destinare immediatamente risorse
tecniche, economiche ed umane adeguate al monitoraggio ambientale e sanitario dei Pfas in
Italia, a maggior ragione in Veneto e Piemonte dove già urge provvedere a idonee misure cautelari
e interventi di bonifica.

11) I Comitati e le Associazioni, in particolare chiedono alla Regione Piemonte, nel cui territorio i
ritardi dei monitoraggi ambientali e sanitari sono ancora più evidenti, di non rallentare
ulteriormente l’opaco monitoraggio del sangue della popolazione alessandrina. Va da sé,
escludendo ogni patteggiamento con Solvay.

12) Costruire un tavolo di lavoro quale strumento a livello europeo di elaborazione di pratiche, di
studio di mezzi legali per ottenere la messa al bando UE dei PFAS.