DA “AMBIENTE DELITTO PERFETTO” DI BARBARA TARTAGLIONE E LINO BALZA,
PREFAZIONE DI GIORGIO NEBBIA. STRALCIO DELLA TESTIMONIANZA DI BALZA AL
PROCESSO SOLVAY DI SPINETTA MARENGO (AL) 5 maggio 2014 :
… non sono stati risolti da Solvay i problemi di inquinamento.
Né vecchi né recenti né attuali.
Prendiamo ad esempio gli Algofreni, che tornano spesso alla cronaca anche nei giorni nostri.
Gli Algofreni sono sempre stati il reparto critico per eccellenza, impregnato di veleni e a rischio di
sprofondamento (gli sono state fatte iniezioni di cemento per sorreggerlo, si è spesso parlato di spostarlo o
chiuderlo. Era già famoso a livello nazionale quando fu oggetto di una clamorosa manifestazione.
Con Greenpeace (1992) si scalarono le ciminiere con striscioni che chiedevano l’eliminazione dei CFC, i
clorofluorocarburi che procuravano il buco dell’ozono (oltre a colare materie prime e intermedi in falda!).
Possiamo dire con orgoglio che anche grazie a noi i CFC furono così eliminati salvando il pianeta Terra, ma
nei terreni e nelle falde di Spinetta ormai c’erano le conseguenze. Quante volte dovemmo protestare come
Consiglio di fabbrica per i solventi buttati nottetempo direttamente nel terreno.
La manifestazione con Greenpeace spinse a determinare il mio licenziamento (fallito) da parte di Carlo
Cogliati, presidente prima di Ausimont e poi di Solvay.
DA “L’AVVENTUROSA STORIA DEL GIORNALISMO DI LINO BALZA”, VOLUME
SECONDO (pagina 163) :
Quanto lavoro giorno e notte, caro lettore, per mettere in moto tutta quella macchina dell’informazione e
della partecipazione, in tempi in cui si usava “Lettera 22” e non cellulari e internet. Fra tanto attivismo per
salvare la pelle e a riprova che Montedison non era in grado di intimidire neppure col licenziamento,
partecipo con Greenpeace a due blitz che hanno grande risonanza internazionale su giornali e televisioni.
Presi di mira sono i CFC, i clorofluorocarburi (dei quali Ausimont è monopolista) che procurano il buco
dell’ozono e i tumori cutanei, oltre a co