Quindici attivisti No Tav saranno denunciati dalla Questura per gli episodi avvenuti durante la
passeggiata di oggi in Valle di Susa. All'iniziativa hanno preso parte circa 200 persone, che hanno
danneggiato una rete metallica che sbarrava il sentiero verso il cantiere di Chiomonte. La polizia
ha utilizzato getti d'acqua da un idrante per disperdere i tentativi di creare un varco poi ne ha
identificati 38 e denunciati 15 per danneggiamento o inosservanza dei provvedimenti
dell'Autorit. Quanto basta ad esponenti del centrodestra come Giorgio Mul, deputato di Fi, per
chiedere alla sindaca o a un qualsiasi rappresentante del governo una parola di condanna ai
violenti.
Ieri, l'assemblea nazionale contro le grandi opere inutili e imposte, che s' tenuta a Venaus, nella
borgata 8 dicembre, luogo simbolico per i notav perch sorta al posto del primo cantiere per l'alta
velocit, liberato dalla popolazione l'8 dicembre 2005. Per questo, tredici anni dopo (qui in alto il
poster disegnato da ZeroCalcare), quella giornata sar teatro del ritorno a Torino del movimento.
Sar una giornata di mobilitazione diffusa nei territori cos come rilanciato da oltre 40 comitati
territoriali provenienti da tutta Italia per discutere insieme sulle azioni da intraprendere per
fermare l'avanzata della devastazione nei rispettivi territori. Una grande manifestazione nazionale
a Roma si terr a Roma il 23 marzo prossimo per rimettere al centro dell'azione la difesa e la
messa in sicurezza dei territori, lo stop alle grandi opere inutili e la redistribuzione dei fondi
pubblici, sprecati ad oggi per questi progetti, verso le priorit del Paese e del pianeta.
Dunque l'ennesima marcia dei No Tav in Valle di Susa sfocia in un'altra raffica di denunce da parte
della Questura e rinfocola le polemiche a Torino in vista del corteo dell'8 dicembre. Sotto la Mole
si scatena la bagarre intorno all'ipotesi, fatta deflagrare da un consigliere comunale M5S, Damiano
Carretto, che la Citt di Torino scenda in piazza mescolando il proprio gonf