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Stephan Schmidheiny, l'ultimo patron di Eternit Italia in vita, chiamato a rispondere della colpa grave che ha prodotto centinaia di morti per amianto. Morti casalesi. La procura di Vercelli sta per concludere l'inchiesta sullo stralcio del cosiddetto Eternit Bis per poi notificare all'imprenditore svizzero l'avviso di chiusura indagini. Adempimento che gli inquirenti si sono impegnati a fare entro fine gennaio. Cos dichiara il procuratore capo Pierluigi Pianta che ha affidato il caso ai pm Roberta Brera e Francesco Alvino. L'ipotesi di reato su cui indagano l'omicidio colposo aggravato da colpa cosciente. lo stesso reato contestato nello stralcio torinese dell'Eternit Bis, che si occupa della morte per mesotelioma di 2 persone di Cavagnolo (anche l c'era uno stabilimento). Il caso frazionato in 4 filoni L'Eternit Bis (dopo la prescrizione dell'Eternit Uno, decisa in Cassazione, quando Schmidheiny era gi stato condannato, in primo e in secondo grado, per disastro doloso) era partito dalla procura torinese come unico fascicolo per i morti di Cavagnolo, Casale , Rubiera dell'Emilia e Bagnoli. All'imprenditore svizzero era stato contestato l'omicidio volontario. Al termine dell'udienza preliminare, per, il gup torinese aveva riqualificato il reato nel meno grave omicidio colposo aggravato da colpa cosciente e questo aveva comportato il frazionamento del faldone e la conseguente destinazione a 4 sedi giudiziarie diverse in base alla residenza delle vittime. Il troncone che riguarda i morti monferrini era passato dunque alla procura di Vercelli, che ha la competenza sull'area casalese (cos come i morti di Bagnoli sono passati ai pm di Napoli che hanno insistito sull'omicidio volontario, anche se il percorso pare incontri delle difficolt). A Torino rimasta la competenza delle vittime di Cavagnolo e, l, il processo arrivato alla discussione: il pm Gianfranco Colace ha chiesto per Schmidheiny 7 anni di reclusione. Devono ancora parlare i legali di parte civile e i difensori. La massima attenzione, per, su Vercelli, perch qui viene preso in esame il maggior numero di vittime: oltre a pi di 240provenienti dallo stralcio torinese, i pm Brera e Alvini avrebbero aggiunto un centinaio di nuovi casi (attesa un'integrazione a gennaio). In tutto, quindi, circa 350. Che non significa, purtroppo, finita qui: il mesotelioma continua a menare la falce a casaccio, tra la difficolt a trovare una cura e la diffusa tentazione a emarginare dai pensieri questa piaga, come se non pensarci e non parlarne equivalesse a farla sparire. Ma veniamo al lavoro giudiziario. Spiega con chiarezza il procuratore Pianta: Salvo imprevisti, contiamo di arrivare all'avviso di chiusura indagini entro fine gennaio. Il provvedimento verr notificato ai difensori dell'imputato. Da quel momento decorrono venti giorni/un mese, durante i quali Schmidheiny pu farsi interrogare (sarebbe la prima volta, ma non impossibile, il tempo matura) o possono essere depositate memorie. Oppure niente. A quel punto, i pubblici ministeri chiedono al tribunale di fissare l'udienza preliminare davanti al gup per discutere la loro richiesta di rinvio a giudizio. Nel linguaggio giudiziario gi processo, ma non quello a cui si fa comunemente riferimento: alla preliminare si discuter se l'imprenditore svizzero dovr, o no, sottoporsi a processo pubblico con l'imputazione proposta dalla procura. Che ipotesi si possono fare? Il procedimento reso complesso soprattutto dal notevole numero di parti lese - spiega il dottor Pianta - e a tutte il tribunale dovr notificare la data. Difficile prevedere i tempi di notifica, sicuramente dilatati rispetto a un caso normale. E c' altro: La scelta di una sede adeguata dove svolgere l'udienza: il palazzo di giustizia non ha un'aula cos grande. Si sceglier un palazzetto, un cinema? Per prudenza, il procuratore non d indicazioni temporali. Proviamo ad azzardarle senza, tuttavia, ancorarle alla certezza: non impossibile l'avvio della preliminare entro l'estate, ma ben pi realistico in autunno. E non baster una data sola. Per sapere se Schmidheiny sar o no mandato a giudizio per la morte di circa 350 casalesi oggettivo immaginare la fine del 2019. Comunque, questa ancora fantagiudiziaria. Al momento di concreto c' l'impegno del procuratore: Entro gennaio avviso di chiusura indagini.