Conferenza dei servizi per Solvay ad Alessandria. Processo per Miteni a Vicenza.
Proprio perché è nel giusto ma Generale imbelle, proprio perchè il suo ministero gli rema contro
facendosi -nella bozza del disegno di legge del collegato ambientale in seno alla Legge di Bilancio-
(1) dettare i limiti Fas da Solvay/Miteni, noi ribadiamo fino in fondo gli ZERO LIMITI PFAS sui quali
si era più volte impegnato Sergio Costa, ministro dell’Ambiente. I cancerogeni limiti previsti nella
bozza ministeriale risulterebbero invece assai fruttuosi a Solvay e Miteni. Per l’autorizzazione AIA
del pfas C6O4 che Solvay alla “Conferenza dei servizi” aveva già contrattato con la Lega di
Provincia, Regione e Comune, e l’avallo pieno di due (Cisl e Uil) delle tre scimmiette sindacali (2).
Nonché la remissiva AIA di Alessandria a sua volta diventerebbe cavallo di battaglia, trampolino di
lancio degli avvocati difensori della Miteni nel processo di Vicenza: udienza del 12 ottobre. (3)
Ecco perché assume importanza capitale la Conferenza dei servizi di Alessandria del prossimo
primo ottobre. Se la conferenza fosse una cosa seria, essa dovrebbe revocare la vecchia
AIA perché i Pfas (PFOA, C6O4, ADV) sono un danno catastrofico per ambiente e salute (4).
Dunque potrebbe rifiutare la nuova autorizzazione al C6O4 per altre due ragioni. Prima: siamo in
presenza di drammatiche indagini epidemiologiche nonché idrogeologiche e atmosferiche, tutte
da sviluppare. Seconda: sono al varo le norme con cui ufficialmente il ministro Costa si è
impegnato a fissare Zero i limiti PFAS, i quali, ricordiamo, riguardano le emissioni in acqua, suolo
e atmosfera. Si aggiungano l’Appello alla Conferenza Stato Regioni (5) e gli esposti e le indagini in
corso della procura della Repubblica.
Ma la Conferenza dei servizi di Alessandria non è mai stata seria. (6) Fin dal primo momento,
quando Solvay ha coperto di omissis la richiesta di AIA, impedendo ogni controllo trasparente e
democratico alle Associazioni ambientaliste e ai Comitati,