ACQUA
LA PRIMA STELLA CADENTE
La prima stella dei pentastellati è la gestione pubblica dell’acqua che, insieme all’aria, è il bene comune più
fondamentale che abbiamo. I Cinque Stelle, almeno a Napoli, sono nati dalla lotta contro la privatizzazione
dell’acqua votata dai Comuni partenopei. Per i pentastellati la gestione pubblica dell’acqua è talmente
importante che è stata collocata al primo posto nel ‘Contratto’ di governo. Fin da subito infatti i Cinque stelle
hanno introdotto nella Commissione Ambiente della Camera la Legge di iniziativa popolare ( a suo tempo
aveva avuto quattrocentomila firme) che prevede la ripubblicizzazione dell’acqua tramite un Ente di Diritto
Pubblico, come l’Azienda Speciale. Tutto questo in obbedienza al Referendum del 2011 che aveva deciso che
l’acqua doveva uscire dal mercato e che non si poteva fare profitto sul’acqua. Lo stesso Presidente della
Camera, Roberto Fico, aveva convocato il 30 luglio 2018 a Montecitorio il Forum italiano dei movimenti per
la gestione pubblica dell’acqua e aveva affermato che legava la sua Presidenza della Camera alla Legge
sull’acqua attraverso Enti di Diritto Pubblico come l’Azienda Speciale. Dopo tre mesi di audizioni in
Commissione la Legge doveva arrivare in Parlamento entro la prima settimana di marzo. Invece è stata
sommersa da una valanga di emendamenti , soprattutto della Lega, per snaturarla. Ed è stata attaccata
pesantemente dai media nazionali, dal Sole 24 ore a Repubblica, dal Corriere della Sera ai servizi televisivi e
radiofonici , sponsorizzati dal grande business italiano dell’acqua. E’ stato un vero e proprio terrorismo
mediatico con la ‘bufala’ che la ripubblicizzazione sarebbbe costata agli italiani dai 15 ai 30 miliardi di euro. E
così abbiamo visto i Cinque Stelle sempre più incerti ed abbiamo ascoltato vari esponenti pentastellati fare
affermazioni molto ambigue sull’acqua. Ma soprattutto ad agire sempre più ambiguamente a livello
legislativo!