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Luigi Mara & Medicina democratica Luci e ombre di un grande protagonista. Il filo rosso che lega il "sessantotto" alla nascita dell'Associazione di Giulio Alfredo Maccacaro, e passando per la mutazione genetica, fino alla sua scissione. La prima parte del libro stata pubblicata l'8/11/18 sul Blog della Rete Ambientalista Movimenti di lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza. La seconda parte il 15/11. La terza il 22/11. La quarta il 29/11. La quinta il 6/12. Da pag. 83 , sesta parte: LA " CARTA DI IDENTITA' " DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE GIULIO ALFREDO MACCACARO Il Manifesto di Livorno dunque stato dichiarato "irricevibile": nessuno dei punti posti come base di armistizio tra centro e periferie stato accolto, l'invito ad un confronto l'8 dicembre a Livorno stato rigettato. Con la logica dello struzzo, stato nel Direttivo attribuito ad una persona mentre era il collettivo risultato della capillare discussione e della sottoscrizione di una porzione non trascurabile di Medicina democratica: intere Sezioni e decine di Soci, Alessandria, Cecina, Ferrara, Livorno, Firenze, Genova. In pi, possedeva anche la presunzione di rappresentare il pensiero dei Soci, troppi, che hanno lasciato l'Associazione o sono in procinto di farlo. "Irricevibile" non poteva non esserlo per il cerchio magico che vedeva minacciati i propri tornaconti. Agli altri "autonominati", da novelli Ignavi, bastato infilare la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Non ragioniam di lor, non meritano neppure di essere citati per nome. Mai pi Maccacaro avrebbe pensato che 40 anni dopo l'Associazione che aveva fondato sarebbe diventata una macchina di processi per fare soldi. E cos il 22 settembre 2018 stata consapevolmente e ufficialmente dichiarata la scissione. Infatti , "In caso di rigetto", concludeva il Manifesto di Livorno, "nella forma di Federazione nazionale, quali Movimenti di lotta per la salute, le Sezioni si costituiranno come nuova Medicina democratica secondo i principi di Giulio Maccacaro" (sottolineato nel testo). Le motivazioni sono tratte dal "Manifesto di Livorno" 27 agosto 2018: ""Gli atti della presidenza si inquadrano in una involuzione storicamente avversata dalle Sezioni, cio in una 'mutazione genetica' accentuata negli anni duemila: la trasformazione da 'Movimento di lotta per la salute' a 'Studio legale', a fare cassa ma a scapito della 'prevenzione primaria' e della tutela delle Vittime. L'attivit stata spostata prevalentemente sul versante dei processi penali, dunque sul centro lombardo, mentre ha sempre pi trascurato la partecipazione ai Movimenti di lotta sui territori, dunque il ruolo delle Sezioni territoriali diventato superfluo e marginale, anzi un intralcio, sono scomparse Sezioni e Soci. Il tradimento di due valori storici di Giulio Maccacaro -partecipazione e democrazia- stato, a giudizio delle Sezioni, sanzionato al Congresso nazionale di Napoli quando un esiguo numero di Soci ha bypassato le Sezioni e si autonominato 'grande elettore' e ha consegnato definitivamente le leve del potere economico e organizzativo in poche mani (presidente, tesoriere, vertenziere e avvocata) tutte lombarde e tese a fare quadrato attorno ai propri interessi personali, per quanto legali. La scissione, gi avviata con l'esodo silenzioso di Soci e intere Sezioni stata deliberatamente provocata con atti ufficiali (intimidatori) nei confronti delle Sezioni che nei propri Congressi avevano rivendicato un Congresso nazionale di rinascita dell'Associazione: affidando alla democrazia e alla partecipazione garantite dalle Sezioni quel ruolo dirigente attualmente espropriato da un ristretto vertice."" All'indomani del 22 settembre, abbiamo perci stilato una "carta di identit": chi siamo e da dove veniamo: Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro Sezione di . Il Movimento si pone in continuit storica, culturale, scientifica e ideale , con i principi di Giulio Alfredo Maccacaro celebre direttore dell'Istituto di biometria e statistica dell'Universit di Milano, scienziato di fama internazionale che port l'epidemiologia in Italia, fond il Movimento di Medicina democratica insieme a numerosi consigli di fabbrica, altri ricercatori, medici, operatori della prevenzione e della sanit sparsi in Italia e all'Estero, con i quali partecip attivamente ai Movimenti che a partire dalla fabbrica hanno rimodellato la societ italiana, fornendo contributi essenziali e originali alla elaborazione teorica e alla prassi del Movimento operaio, conducendo battaglie memorabili contro le miserie e le falsificazioni degli uomini di scienza (i baroni) che servono il potere economico e politico. In ciascuna realt territoriale il Movimento impegnato -a fianco dei Comitati, dei Movimenti, delle Associazioni - a promuovere e partecipare alle azioni di lotta per la salvaguardia della salute e dell'ambiente; privilegiando la medicina e la ricerca scientifica pubbliche: prevenzione, cure socio- sanitarie, assistenza, riabilitazione, in particolare a contrare le disuguaglianze e a favore dei soggetti pi deboli (bisognosi, anziani, disabili, maternit, cronicit ecc.) anche tramite servizi domiciliari e inserimenti nella scuola e nel lavoro; e rivendicando prevenzione, sicurezza e l'ambiente salubre dentro e fuori la fabbrica a partire dall'affermazione del "rischio zero" e della "non delega", a fianco delle popolazioni a rischio che nel territorio lottano per la prevenzione da grandi e piccole opere di devastazione dell'ecosistema e della cultura, per la bonifica e degli impianti e delle aziende inquinanti, compresa la chiusura delle fabbriche della morte; che lottano per una energia pulita e rinnovabile contro inceneritori e discariche; nonch assicurando la solidale difesa dei diritti costituzionali di ogni persona e minoranza contro ogni emarginazione, discriminazione e razzismo. Il Movimento perci aperto ad ogni collaborazione e contributo con singoli cittadini e associazioni e che si muovano nel grande ambito del diritto alla salute, nonch della pace e della nonviolenza, insomma per contribuire ad attuare un sistema produttivo ecocompatibile ovvero un sistema sociale con al suo centro il rispetto e l'affermazione della dignit e del benessere psicofisico della persona e dei popoli. Le informazioni e le comunicazioni saranno garantite da Lista aperta, senza filtro. Il Movimento opera in forma totalmente autogestita, grazie al lavoro volontario e gratuito di militanti, simpatizzanti e collaboratori scientifici culturali sociali, senza alcun finanziamento n diretto n indiretto. "" Giulio Alfredo Maccacaro nato a Codogno nel 1924, ancora studente ha preso parte alla Resistenza; medico, docente universitario, noto in campo internazionale per le sue ricerche di microbiologia, genetica e biometria, ha dedicato un'intensa attivit alla costruzione di una medicina democratica. Ha collaborato, fondato e diretto importanti riviste e collane editoriali. E' scomparso nel 1977. Tra le opere di Giulio A. Maccacaro: Per una medicina da rinnovare. Scritti 1966-1976, Feltrinelli, Milano 1979 (che contiene anche una bibliografia completa); cfr. anche: a cura di G. A. Maccacaro e di A. Martinelli, Sociologia della medicina, Feltrinelli, Milano 1977; AA. VV., La salute in fabbrica, Savelli, Roma 1974. Opere su Giulio A. Maccacaro: si veda il fascicolo monografico a Maccacaro dedicato della rivista "Sapere", n. 798, marzo 1977; ed in volume: AA. VV., Attualita' del pensiero e dell'opera di G. A. Maccacaro, Cooperativa Centro per la salute "Giulio A. Il "Centro per la Salute Giulio A. Maccacaro" stato l'antesignano di tutte le collettivit che si sono ispirate a lui ispirate. Sulla scia dell'articolo 9 dello Statuto dei Diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori, la creatura di Luigi Mara fu costituita da lavoratori e lavoratrici chimici della Montedison di Castellanza (VA) e di altre fabbriche dei diversi settori merceologici, uniti nel rifiuto di scambiare i livelli di rischio con gli aumenti salariali e nell'affermare il diritto alla salute nella dimensione collettiva e prevenzionale. Divent il modello di ogni aggregazione spontanea e autonoma di gruppi di operai e di popolazione autoorganizzata sul territorio, assieme a tecnici, ricercatori e intellettuali. Il modello di una lotta collettiva per la salute, la sicurezza, l'ambiente salubre, i diritti umani che contestava alla radice non solo come produrre ma anche cosa, per chi e dove produrre. Il "Centro per la Salute Giulio A. Maccacaro" si propose di sviluppare metodologie di intervento in fabbrica sui temi della salute, della sicurezza e dell'ambiente, gi sperimentate in anni di lavoro, nei molteplici campi della prevenzione dei rischi e delle nocivit, della bonifica dei cicli produttivi e dell'ambiente inquinato all'interno come all'esterno dei luoghi di lavoro, con la partecipazione di migliaia di lavoratrici e di lavoratori appartenenti alle piccole, medie e grandi fabbriche italiane nonch a settori dei servizi, dalle banche agli ospedali. Tali metodologie erano fondate sui principi della partecipazione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori alle indagini in fabbrica e della popolazione autoorganizzata nel territorio; dell'affermazione della soggettivit operaia nella sua accezione pi ampia e pregnante sia sul piano culturale che sindacale e tecnico-scientifico; del rifiuto della monetizzazione dei rischi e della nocivit nei luoghi di lavoro cos come nel territorio; del rifiuto della delega da parte del gruppo operaio di lavorazione omogeneo della propria salute ai tecnici; della non accettazione della cosiddetta neutralit della scienza e della tecnica e della oggettivit dei cicli produttivi che da esse derivano; della informazione e formazione permanente, attraverso il corretto rapporto fra gruppo operaio omogeneo e tecnici sugli innumerevoli temi della salute, della sicurezza, dell'ambiente salubre e dei diritti umani. La figura di Maccacaro, la sua esperienza, le sue ricerche e le sue riflessioni, costituiscono un punto di riferimento per tutti coloro che ritengono di doversi impegnare per la dignit umana, per la dignit di ogni essere umano, e quindi per il diritto di ogni essere umano alla solidariet. Pubblicando l'illuminante Relazione di Giulio Maccacaro, pronunciata in apertura del convegno costitutivo di Medicina Democratica tenutosi a Bologna il 15-16 maggio 1976, pensiamo di offrire un'occasione di riflessione sui fondamenti della nostra lotta, ed uno strumento analitico, e un orizzonte progettuale, invero necessari a fronte dell'attacco politico, sociale e culturale che il sistema di potere sta conducendo in Italia contro il diritto alla salute, contro gli spazi di democrazia e verit conquistati a prezzo di dure lotte dagli oppressi e dal loro movimento. Le parole di Maccacaro, il suo esempio, costituiscono ancora un forte appello politico e morale, uno strumento analitico ed interpretativo, una proposta d'azione comune per difendere e promuovere concretamente i diritti di tutti gli esseri umani. In questa Relazione, certe formule linguistiche presenti possono oggi suonare per taluni forse persino arcaiche: il linguaggio della tradizione del movimento operaio, della corrente calda del pensiero socialista, di vaste e profonde e decisive esperienze di resistenza e di liberazione; ma anche coloro tra i lettori che per et o situazione quel linguaggio non conoscono o trovano ostico sapranno decodificare e cogliere la sostanza - che appunto sta sotto e dentro e oltre le forme del dire. Infatti in corso, ed a tutti evidente, un'azione incalzante, percussiva, e senza scrupoli condotta, da parte del sistema di potere che in questo paese effettualmente domina, la quale mira allo smantellamento del diritto alla salute, delle strutture pubbliche, della partecipazione popolare; che mira a fare della salute e della medicina occasione di speculazione, potere, privilegio e oppressione feroci. E questo con laide manovre, con sgangherati sofismi, ma con determinazione ferrea: sa quel che vuole il sistema del profitto, come il lupo della favola di Fedro. Per resistere abbiamo bisogno anche, di fronte alla raffica di menzogne delle agenzie del rimbambimento, di fronte alla narcosi e all'amnesia in tanti indotte, di riesporre le vere ragioni della lotta che ancora la nostra. Per questo fine le parole di Maccacaro ancora ci sembrano nitide e dure, come le pietre che infrangono ed edificano. Insegnamento, ammonimento, che avremmo vergogna se dimenticassimo". Ricordare oggi cosa stabiliva la legge di riforma sanitaria del 1978 conquistata dalle lotte sociali degli anni Sessanta e Settanta par quasi esercizio di archeologia ed ha suono di beffa, tanto quelle verit paiono remote, quei diritti sono stati ridotti a rovine, a ruderi di un'epoca in cui non si aveva paura di affermare che ogni essere umano ha diritti inalienabili, e tra essi il diritto alla salute e all'assistenza. Giulio Maccacaro: le sue riflessioni sulla scienza, il suo lavoro di medico, il suo impegno diretto per ogni buona causa: e quanto avremmo bisogno di persone come lui oggi, che occorre contrastare la mercificazione totalitaria della ricerca scientifica come della sanit; oggi che il diritto all'assistenza sempre pi e' negato, e dal welfare si sta tornando alla pi cruda speculazione sulla sofferenza. Forse mai come oggi tanto l'area della scienza quanto l'area dei servizi sono state asservite alla logica della massimizzazione del profitto, al delirio di onnipotenza, all'irresponsabilit dei nuovi apprendisti stregoni, alla prepotenza dei poteri economici che tutto stritolano per distillarne ricchezza. Le parole di Maccacaro, il suo esempio, costituiscono ancora un forte appello politico e morale, uno strumento analitico ed interpretativo, una proposta d'azione comune per difendere e promuovere concretamente i diritti di tutti gli esseri umani. Riproduciamo perci la Relazione di Maccacaro"" [La trovate in Appendice a questo libro]. DAGLI ALL'UNTORE BALZA, AL FUOCO AL FUOCO IL "MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE GIULIO ALFREDO MACCACARO" La reazione del presidente di Medicina democratica scomposta. Marco Caldiroli dovrebbe essere soddisfatto della scissione da lui provocata all'insegna del "meno siamo meglio stiamo", passando anche alla storia dell'Associazione che altrimenti l'avrebbe ignorato come carneade. Eppure se lo deve sognare anche di notte Lino Balza, se non smette di giorno, avendo molto tempo libero durante l'orario di lavoro, di citarlo ossessivamente come una sciagura nazionale, imperversando a scriverne ovunque riesca, non solo sulla newsletter di cui come per tutto il resto- si impossessato. Al maldestro sono costretto a replicare per migliaia di lettori: "" Balza in buona compagnia dopo la clamorosa e sofferta scissione da Medicina democratica, a Livorno, Cecina, Alessandria, Genova, Ferrara, Firenze, si stanno costituendo collettivi di 'Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro' in continuit storica, culturale, scientifica e ideale con i princpi originari di Maccacaro, dunque con una precisa 'carta di identit' https://www.edocr.com/v/emqpjxve/bajamatase/carta-didentita-3 e con primi precisi riferimenti organizzativi https://www.edocr.com/v/5pdgwen5/bajamatase/riferimenti. Dunque Balza in buona compagnia, niente affatto 'se la suona e se la canta da solo': se cos fosse il presidente di Medicina democratica (122 sono gli aderenti superstiti che Egli enumera sul suo verbale del direttivo del 22 settembre 2018) non mostrerebbe tanta coda di paglia nei confronti dei nostri modesti nuclei collettivi locali. Quale caratteristica peculiare di ciascuno di Essi intesa la piena autonomia di ciascun Movimento territoriale, cio l'autogoverno dei militanti, il volontariato senza alcun finanziamento n diretto n indiretto. In altre parole: esclusa qualsiasi forma di struttura nazionale che, come da esperienza, degeneri in gestione personale e accentrata, centro di potere e di interesse economico estraneo ai Movimenti di lotta, insomma in una mutazione genetica che tradisca Maccacaro. Queste caratteristiche sono l'esatta antitesi di come si trasformata (122 Soci) dopo 40 anni l'Associazione di cui Caldiroli presidente (per golpe congressuale: di qui la scissione, anche di Soci fondatori, come il sottoscritto). Ci non toglie che c' spazio per tutti: per noi e per l'associazione di Caldiroli, impresa imprenditoriale nazionale specializzata come studio legale, la quale non fa nessuna concorrenza (purtroppo) ai collettivi di Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro che invece militano come puro volontariato sui territori, come fanno i Comitati che storicamente (es. Alessandria) costituiscono la nostra Lista alternativa. Si comprende (purtroppo) perch Caldiroli li esorcizzi insieme al sottoscritto, del quale involontariamente fa grande pubblicit come autore del libro "Luigi Mara & Medicina democratica. Luci e ombre di un grande protagonista. Il filo rosso che lega il 'sessantotto' alla nascita dell'Associazione di Giulio Alfredo Maccacaro, e passando per la mutazione genetica, fino alla sua scissione". (Lo trovate a puntate sul Blog della Rete Ambientalista Movimenti di lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza)."" C' spazio per tutti. Come peraltro avvenuto fino adesso. A 40 anni dalla sua scomparsa, l'eredit del pensiero di Maccacaro, partigiano e scienziato, infatti sempre attuale. Solo uno sciocco quanto presuntuoso potrebbe millantare di detenerne titolarit e denominazione. Infatti, tra le organizzazioni che fanno riferimento ai suoi princpi, numerose sono state addirittura quelle intitolate al suo nome. Citiamo a memoria. "Coop Epidemiologia e Prevenzione Giulio A. Maccacaro". "Societ per l'epidemiologia e la prevenzione Giulio A. Maccacaro Impresa sociale srl" che edita "Epidemiologia&Prevenzione". "Dipartimento di Salute Mentale Giulio Maccacaro" di Torino. "Premio Maccacaro" istituito dall' Associazione Italiana di Epidemiologia. "Centro per la Salute Giulio A. Maccacaro Onlus" a Castellanza. "Statistica medica, Biometria ed Epidemiologia G.A. Maccacaro" a Milano. "Collettivo Giulio Maccacaro Public Group". Infine "Medicina democratica". Nella quale avvenuta una clamorosa e sofferta scissione e a livello territoriale si stanno costituendo collettivi di "Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro" in continuit storica, culturale, scientifica e ideale con i princpi originari di Maccacaro, dunque con una precisa "carta di identit" e con precisi riferimenti organizzativi. Ma Caldiroli si fa del male da solo e tenta la carta del vittimismo: siamo oggetto di una "attivit di denigrazione". Pronta la replica: "" Da parte nostra? La parola 'golpe' non un 'insulto personale' bens una descrizione fattuale. Numeri alla mano. 'Democrazia e partecipazione', pilastri del pensiero di Maccacaro, avrebbero, se rispettati, come peraltro nel dettato dello Statuto di Medicina democratica onlus, avrebbero comportato l'obbligo etico di Congressi territoriali delle Sezioni, dove raccogliere le Mozioni ed eleggere i delegati al Congresso nazionale. Ma, siccome le Sezioni territoriali nel corso degli anni sono state letteralmente annichilite (al punto di essere addirittura assenti in Valsusa e nella Terra dei Fuochi) esse non sono state sedi di congressi. Ad eccezione di Alessandria e Livorno, ma su posizioni molto critiche: 'Medicina democratica non pi un movimento di lotta nei territori bens un selezionato apparato lombardo che trae profitti dai processi penali (bilancio docet), senza benefici per le Vittime e l'Ambiente'. Alle storiche Sezioni, compresa Ferrara, stato addirittura impedito tra le proteste- di presentare al Congresso nazionale le radicali Mozioni votate dai propri Soci (modalit di voto e organismi dirigenti alternativi), e dunque di presenziare attivamente. Dunque a Napoli hanno subto la scissione. Eliminati i Congressi territoriali, estromessi Sezioni e Soci dissidenti, impedito il referendum, infatti al Congresso nazionale si sono adunate ben 23 persone non elette dai Soci che per si sono autonominate Consiglio direttivo, hanno nominato la presidenza e una ristretta segreteria lombarda con pieni poteri economici ed organizzativi. Epurando ovviamente la dissidenza e consumando la scissione. Numeri alla mano, questi sono,nudi e crudi, i fatti tradotti nella parola 'golpe': ha validit democratica un Congresso nazionale privo di partecipazione, non preceduto dai Congressi di Sezione? Inevitabilmente cos ognuno ha preso la propria strada: chi rimasto nell'arricchito ambiente imprenditoriale, e chi ha preferito il puro volontariato dei Movimenti che pensano globalmente e agiscono localmente. Ogni polemica verso i collettivi territoriali 'Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro' dunque inqualificabile. C' spazio per tutti. Se proprio vogliamo usare un eufemismo, spazio per l'ambientalismo verticale e l'ambientalismo orizzontale. Tanto, troppo spazio purtroppo "". Ad Alessandria ci siamo presentati cos: Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro Sezione di Alessandria Chi siamo https://www.edocr.com/v/keebqjrk/bajamatase/chi-siamo Bibliografia https://www.edocr.com/v/d9ewyp9d/bajamatase/bibliografia Blog: https://rete-ambientalista.blogspot.it E-mail movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it - rete.ambientalista@gmail.com - lino.balza@pec.it Tel. 3470182679 - 3382793381 Sottoscrizioni a favore Ricerca cura mesotelioma: IBAN IT68T0306910400100000076215 Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/299522750179490/?fref=ts Pagina Facebook: https://www.facebook.com/reteambientalista/?fref=ts Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCnZUw47SmylGsO-ufEi5KVg Twitter: @paceambiente Il "Movimento di lotta per la salute Giulio Alfredo Maccacaro" da oggi presente in numerose realt territoriali italiane, tra le quali federata anche Alessandria. Si pone in continuit storica, culturale, scientifica e ideale, con i principi di Maccacaro: celebre direttore dell'Istituto di biometria e statistica dell'Universit di Milano, epidemiologo di fama internazionale, scienziato contestatore della baronia medica. In ciascuna realt territoriale il Movimento autonomamente impegnato -a fianco dei Comitati, dei Movimenti, delle Associazioni - a promuovere e partecipare alle azioni di lotta per la salvaguardia della salute e dell'ambiente; battendosi per la medicina e la ricerca scientifica pubbliche, lottando per la prevenzione primaria da grandi e piccole opere di devastazione dell'ecosistema, per la bonifica e degli impianti e delle aziende inquinanti, compresa la chiusura delle fabbriche della morte; rivendicando energia pulita e rinnovabile contro inceneritori e discariche; nonch assicurando la solidale difesa dei diritti costituzionali di ogni persona e minoranza contro ogni emarginazione, discriminazione e razzismo. Il Movimento perci aperto ad ogni collaborazione e contributo con singoli cittadini e associazioni e che si muovano nel grande ambito del diritto alla salute, ed opera in forma totalmente autogestita, grazie al lavoro volontario e gratuito di militanti, simpatizzanti e collaboratori scientifici culturali sociali, senza alcun finanziamento n diretto n indiretto. Il 2018 segna la nascita del nostro Movimento a seguito della scissione dall'Associazione fondata da Maccacaro 40 anni fa: da tempo accusata di "mutazione genetica", cio di essersi trasformata da "Movimento di lotta per la salute" in mercantile "studio legale", a fare cassa ma a scapito della "prevenzione primaria" e della tutela delle Vittime. In particolare, il punto di rottura con la Sezione di Alessandria apparso irrimediabile allorquando l'oligarchico gruppo dirigente ha dichiarato "soddisfacenti" le scandalose sentenze penali Solvay di Spinetta Marengo e ha rifiutato di procedere in causa civile per le Vittime, 15 morti e ammalati, del disastro eco sanitario. Avendo sempre pi spostato l'attivit sul versante dei processi penali e degli interessi personali, dunque sul ristretto centro lombardo, grazie ad un golpe congressuale sempre pi la vecchia Medicina democratica ha trascurato la partecipazione ai Movimenti di lotta sui territori, dunque il ruolo delle Sezioni territoriali diventato superfluo e marginale, anzi un intralcio, e sono scomparsi Sezioni e Soci. Perci, come Sezioni, ci siamo opposti al tradimento di due valori storici di Giulio Maccacaro -partecipazione e democrazia- e ci siamo autorganizzati per una rinnovata Medicina democratica. Il mio commiato, dopo 40 anni, va ad una esperienza che ieri fu gloriosa ma che oggi stata snaturata, dunque che va superata con slancio etico e prospettiva storica. Per la comunicazione, la Sezione di Alessandria si avvale, anche lei, della Lista e del Blog della Rete Ambientalista Movimenti di lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza. Nel 2018 il Blog ha festeggiato il decennale. Grazie alla consulenza di Barbara Tartaglione, il numero dei "Post" passato da 5 nel 2008 a 800 nel 2017, a 781 a novembre 2018. Contiamo 10.000 accessi al mese. Inoltre il gruppo Facebook ha circa 7.000 membri, e il canale Youtube ha 200 visualizzazioni mensili. Infine la Mailing-list inviata con cadenza settimanale a circa 22.000 utenti. Blog e Lista sono sempre pi impegnati a sviluppare ulteriormente lo spazio aperto alle esperienze dei Movimenti impegnati nelle lotte sul fronte della salvaguardia dell'ambiente, della tutela della salute, della difesa della pace e della nonviolenza. I nostri libri sono stampati a spese dell'autore: la loro sottoscrizione interamente devoluta a Ricerca Cura Mesotelioma. Clicca qui. C O N T I N U A Per prenotare il libro in forma cartacea bisogna comunicare a balzamd@gmail.com di aver fatto un bonifico di almeno 10 euro su IBAN IT25R0558410400000000002329, oppure su Paypal lubaja2003@yahoo.it Tutte le sottoscrizioni saranno, come sempre, interamente devolute alla Ricerca per la cura del mesotelioma.