Premio Attila 2021
Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori
Sotto il patrocinio del Movimento di lotta per la salute Maccacaro
In centro classifica troviamo: Acciaierie d’Italia, Baerbock Annalena, Cuttica Gianfranco, Di Maio Luigi,
Salvini Matteo, Movimento Cinquestelle, Provincia di Alessandria, Regione Veneto, Sogin, Solvay, TELT,
Tirreno Power, Beppe Grillo, Giovanni Toti, Luca Zaia, Giampaolo Bottacin, Legambiente Veneto, Tav
Valsusa, W.T.E. Alcuni sono molto votati nel proprio territorio, perciò per il 2022 si può pensare a istituire
anche Premi Attila a livelli provinciali e regionali.
Il più votato in assoluto è Mario Draghi. Il responso è che Supermario non merita né la presidenza del
Consiglio né della Repubblica. Il suo governo infatti è stato un fallimento, non si capirebbe perciò a quale
t
titolo dovrebbe salire al Quirinale. I primi che lo seguono in graduatoria sono tutti suoi ministri, a scalare:
Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi, Francesco Figliuolo, Roberto Speranza e Renato Brunetta.
Per ciascuno di essi, di seguito riassumiamo le motivazioni tramite un collage (scusandoci in particolare
con Marco Revelli, Pietro Realmuto, Barbara Spinelli, Alessandro Tiri, Daniela Ranieri, Giorgio Palù, Marco
Travaglio, Enrico Martini, Paolo Maddalena, Giovanna Ceiner, Tomaso Montanari, Vittorio Ballestrazzi,
Virginia della Sala, Pasquale Di Lena, MariaLuisa Paroni, Paolo Prieri, Silvia Parodi, Maria Chiara, Emilio Del
Bono, Ubaldo Radicchi, Fulvio Grimaldi).
Mario Draghi
Premio Attila 2021. Premio Ambiente e Premio Pace
Mario Draghi non merita né la presidenza del Consiglio né della Repubblica. Il suo governo è stato un
fallimento, non si capirebbe a quale titolo dovrebbe salire al Quirinale. Questo è il responso della votazione.
Merita i due Premi (per il Premio Attila Pace Sogin è seconda, Chicco Testa terzo) sia perché è il più votato
in assoluto, sia perché i primi in graduatoria sono proprio tutti i suoi ministri.
Il “Governo dei migliori” il