La conferma di quanto abbiamo denunciato sulla esplosione del ponte
Morandi. Tra 40 anni ci saranno i morti per esposizione ambientale amianto
e altre fibre nocive. Il fatto drammatico è il silenzio assordante delle
istituzioni ed enti che con annunci pubblici falsi nascondono la verità.
Crediamo che se è vero che le verifiche effettuate dagli enti
preposti prima dell'attività di abbattimento del ponte hanno dato i
risultati di presenza dell'amianto - vista la modalità impiegata per
abbattere il ponte con utilizzo di esplosivo - tenuto conto che per
abbattere eventuale dispersione nell'area della fibra amianto è stata
utilizzata la metodologia dei getti di acqua, per quanto sopra esposto
riteniamo ingiustificata la serenità delle istituzioni nel dichiarate
che sono certi di aver garantito il diritto alla salute dei cittadini e
tutela dell'ambiente durante la fase dell'esplosione di esposizione
ambientale dalla fibra killer. La nostra considerazione e denuncia va
contro le dichiarazioni delle istituzioni in quanto riteniamo che
nessuno può affermare che non ci sia stata nessuna possibilità di
rischio esposizione ambientale per gli addetti al lavoro e per i
cittadini all'amianto per il semplice fatto che la fibra killer uccide
anche dopo 40 anni dall'esposizione . Denunciamo che la metodologia dei getti d'acqua
non é per
niente una novità in quanto per oltre 30 anni, negli anni di attività
dello stabilimento della Eternit in Sardegna, abbiamo usato la
metodologia dei getti d'acqua per limitare la dispersione nell'aria
durante la lavorazione dei manufatti in Amianto, con risultati pessimi in
quanto purtroppo ancora oggi molti ex esposti amianto muoiono o si
ammalano di patologie correlate alla fibra. Basta con una informazione
parziale e senza contradditorio, pensiamo che non abbiamo bisogno di
vuoti di memoria per raccontare la verità.
Associazione regionale ex esposti amianto di Oristano
il presidente lilliu Giampaolo