Osservazioni sull'Indagine epidemiologica
Secondo i dati Eurostat pi recenti - 2016 - (allegato A) la Liguria
l'area europea a pi alto tasso di mortalit per cancro (364
decessi/Anno/100.000 ab.) (allegato D).
Purtroppo non sono ricavati o ricavabili, da questa statistica, i dati
sottoareali delle varie province liguri (o ASL provinciali) ed assai
probabile - se si deve mettere in relazione la malattia con le
condizioni ambientali dei soggetti presi in esame come viene
impostato giustamente da questa ricerca - che vi devono essere
dei diversi signifcativi contributi alla formulazione di tali cifre nelle
diverse zone della stessa Liguria.
Infatti, non dovrebbero contribuire signifcativamente a questo
triste primato le zone come la intera Provincia di Imperia (turistico-
agricola), il Tigullio, le Cinqueterre, l'albenganese e l'intero
entroterra alpino-appenninico.
Rimangono, per esclusione, le aree metropolitane di Genova-
Cogoleto (ex Stoppani), di Savona-Vado Ligure, di La Spezia e,
come entroterra industrializzato, la Valle Bormida (cio circa 2/3
dell'intera popolazione ligure, ma che crea un fattore correttivo per
le altre aree in esame).
Le fonti emissive a rischio di "imputazione" sono, storicamente,
note: le centrali ENEL di Vado e La Spezia, le Vetrerie e l'industria
chimica della Valle Bormida (ACNA, Montedison-Agrimont,
Ferrania-3M), la Siderurgia e la chimica primaria genovese, l'attivit
portuale (Genova e Savona).
Alcune sono passate alla Storia e in parte cessate o molto
modifcate e ridimensionate, altre sono vive e vegete ed il loro
impatto continua. (allegato B)
Da un'indagine epidemiologica su un'area cos fortemente
industrializzata e poi brutalmente deindustralizzata, ci si dovrebbe
a priori attendere un'analisi dei fattori di rischio ambientale passati
e presenti, mettendoli a confronto per defnire una 'mission'
strategica capace di orientare il modello di svil