COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA, updated 11/5/23, 5:55 PM

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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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COMUNICATO STAMPA
Medici per l’Ambiente: il Governo riveda la scelta di aumentare le soglie elettromagnetiche. Per
la salute delle persone

Attraverso un’attenta pianificazione ed una corretta configurazione delle antenne, è possibile
raggiungere gli stessi obiettivi di digitalizzazione anche con la normativa attuale.

L’attuale Governo, cedendo alle pressioni del mondo delle telecomunicazioni, il 27 ottobre u.s. ha
approvato un emendamento, all’interno del ddl Concorrenza discusso presso la Commissione Industria
del Senato, con l’intento di aumentate le soglie elettromagnetiche per la popolazione nella banda delle
radiofrequenze/microonde.
Si passerebbe, dagli attuali 6 V/m a 15 V/m, un valore di campo elettrico che non trova alcun
riscontro scientifico, ma solo ragioni di natura economica.
Avevamo già assistito ad una prima erosione del Principio di Precauzione nel 2012 con il decreto
sviluppo del governo Monti: da allora il tetto di 6 V/m non è più riferito ad una media su 6 minuti in un
qualsiasi momento della giornata, ma ad una media, del tutto arbitraria e priva di fondamento
scientifico, di 24 ore. In tal modo, unendo i bassi valori riscontrati di notte, quando non ci sono utenti
attivi, con i valori diurni, mediamente più alti quando molti usano il cellulare, si trovano spesso valori
superiori a 6 V/m nelle abitazioni, nelle scuole ed in genere nei luoghi a lunga permanenza.
Tale scelta non ha tenuto conto del parere contrario espresso dal sistema delle Agenzie ambientali nel
quale si segnalava come conseguenza di questa modifica normativa “…l’aumento dei valori di campo
elettrico, con possibile superamento, per periodi di tempo limitati, del valore di attenzione di 6 V/m,
nelle aree fortemente antropizzate maggiormente prossime agli impianti e nei momenti della giornata in
cui le emissioni delle SRB sono più elevate…”. Giudizio condiviso dal Ministero della Salute che in una
nota del novembre 2012 scriveva “… l’introduzione del criterio di media delle 24 ore condurrebbe di
fatto a un incremento dei livelli medi di esposizione …”[1]
Con il recente emendamento, durante la giornata, potremo assistere a picchi di campo elettrico anche
dell’ordine di 60 V/m. In una pagina del sito ARPA FVG, che spiace constatare oggi non più
esistente[2], si leggeva …le Agenzie per l’ambiente operanti in Italia ritengono che, senza entrare in
considerazioni di tipo sanitario, la realizzazione del 5G possa avvenire anche con il mantenimento degli
attuali limiti di legge, attraverso la definizione di criteri progettuali efficienti, come, ad esempio, il
corretto dimensionamento e posizionamento degli impianti sul territorio…
Attraverso un’attenta pianificazione ed una corretta configurazione delle antenne, è possibile
raggiungere gli stessi obiettivi di digitalizzazione anche con la normativa attuale.
Non esiste alcuna ragione tecnica per aumentare le soglie ambientali delle
radiofrequenze/microonde per la popolazione[3],[4].
Il nodo principale, che sta a cuore agli operatori tlc, è il paventato esborso (circa 4 miliardi di euro) per
la realizzazione di nuove infrastrutture o l’adattamento (reingegnerizzazione) di quelle esistenti, al fine
ospitare le tecnologie di nuova generazione, qualora non si addivenga all’aumento dei limiti[5],
ignorando le conseguenze sanitarie.
Le evidenze scientifiche indipendenti[6],[7],[8],[9], prive di conflitti di interesse, annoverano
migliaia di pubblicazioni in cui si evidenziano importanti criticità che vanno ben al di là degli
effetti termici acuti e a breve termine. Nella vita quotidiana prevalgono gli effetti cronici: un
aumento dei parametri di esposizione comporterebbe un incremento del rischio delle patologie
associate allo stress ossidativo e alla riduzione della fertilità maschile e femminile, delle
patologie neurodegenerative e tumorali nonché dei casi di elettrosensibilità.
Sul piano etico non è possibile fare ulteriori passi indietro sul Principio di Precauzione: va rifiutata e
contrastata con gli strumenti della scienza ogni ipotesi normativa che, per favorire determinati portatori
di interesse, vada a mettere a rischio la salute delle persone.