<p>a genova si consuma la rottura tra movimento no tav-terzo valico e movimento
5 stelle
di pennatagliente
Mercoled trenta maggio il movimento No Tav-Terzo Valcio tiene un'assemblea a
Genova: il luogo prescelto per il suo svolgimento "La Claque", un piccolo teatro
attiguo allo spazio libero Luzzati, a pochi metri dalla centralissima piazza delle Erbe.
All'ordine del giorno si trova il proseguimento della lotta contro la linea ad alta
capacit Genova Fegino-Rivalta Scrivia, anche alla luce di quello che stato il
tradimento subito dai maggiorenti grillini.
Questi hanno barattato la lotta contro la devastazione di interi territori in cambio di
un pugno di posti di un governo formalmente gialloverde ma nella realt
egemonizzato totalmente dale orde barbariche leghiste.
Davanti ad una platea che riempie il locale in ogni ordine di posti - formata in larga
parte da militanti di Potere al Popolo, ma presente anche il locale circolo di
Proletari Comunisti - l'assemblea comincia alle 21:20.
Dopo una breve introduzione curata dal moderatore della serata, Massimo del
movimento No Tav-Terzo Valico di San Quirico e Pontedecimo, la parola passa a
Gianluca del comitato di Isoverde.
Questi illustra le ragioni dell'assemblea: rispondere, con i mezzi a nostra
disposizione, visto che alla fine, se non facciamo da soli, non ci aiuta nessuno, al
martellamento mediatico del fronte favorevole all'opera, effettuato in primis dal
presidente della Regione Liguria e dal sindaco di Genova in perfetta continuit con
chi li ha preceduti.
Nonostante si sostenga - anche da parte del consigliere della Rete a Sinistra,
Giovanni Battista Pastorino detto Gianni - che ormai l'opera partita e quindi va
terminata, la si pu ancora fermare, dato che ne stato completato appena il venti
per cento.
Un intervento successivo spiegher che questa percentuale, in realt, riguarda i
lavori di corollario allo scavo delle gallerie, che praticamente sono fermi da tempo, a
causa dei guai giudiziari che hanno coinvolto il Cociv e le dit