- Domanda: La Compagnia e' presente in Ucraina, parte della mia Provincia. Stiamo
vivendo una guerra di aggressione. Noi ne scriviamo sulle nostre riviste. Quali sono i suoi
consigli per comunicare la situazione che stiamo vivendo? Come possiamo contribuire a
un futuro di pace?
- Papa Francesco: Per rispondere a questa domanda dobbiamo allontanarci dal normale
schema di "Cappuccetto rosso": Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui
non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Sta emergendo qualcosa di
globale, con elementi che sono molto intrecciati tra di loro. Un paio di mesi prima dell'inizio
della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, che parla poco, davvero
molto saggio. E dopo aver parlato delle cose di cui voleva parlare, mi ha detto che era
molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato. Gli ho chiesto perche', e mi ha
risposto: "Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono
imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro". Ha
concluso: "La situazione potrebbe portare alla guerra". Questa era la sua opinione. Il 24
febbraio e' iniziata la guerra. Quel capo di Stato ha saputo leggere i segni di quel che
stava avvenendo.
Quello che stiamo vedendo e' la brutalita' e la ferocia con cui questa guerra viene portata
avanti dalle truppe, generalmente mercenarie, utilizzate dai russi. E i russi, in realta',
preferiscono mandare avanti ceceni, siriani, mercenari. Ma il pericolo e' che vediamo solo
questo, che e' mostruoso, e non vediamo l'intero dramma che si sta svolgendo dietro
questa guerra, che e' stata forse in qualche modo o provocata o non impedita. E registro
l'interesse di testare e vendere armi. E' molto triste, ma in fondo e' proprio questo a essere
in gioco.
Qualcuno puo' dirmi a questo punto: ma lei e' a favore di Putin! No, non lo sono. Sarebbe
semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente contrario a
ridurre la complessita' alla distinzione