COMUNICATO STAMPA
I Medici per l’Ambiente: «Auspichiamo che le elezioni in Brasile segnino una nuova
era per l’Amazzonia»
L’Amazzonia è patrimonio del mondo intero e deve essere preservata e protetta
Davanti alle gravi manifestazioni contro il governo brasiliano e le istituzioni di garanzia, come la Corte
suprema, l’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) esprime in primo luogo solidarietà al popolo
brasiliano e ai popoli dell’America centrale e meridionale. L’evocazione dello schema del classico golpe
militare, con il presidente uscente autoesiliato in Florida e pronto a essere acclamato come nuovo
salvatore della Patria davanti ai disordini che gli agenti provocatori stanno creando ad arte a Brasilia (e
già pochi mesi fa a San Paolo), aggiunge altra preoccupazione a quella politica e sociale per il
condizionamento delle politiche e delle dinamiche nazionali democratiche e progressiste che hanno
vinto le competizioni elettorali presidenziali e statali. Mai come oggi i problemi che il governo Lula
deve affrontare sono quelli che il Brasile intero si trova a fronteggiare assieme agli Stati
dell’America centrale e meridionale, che rischiano di tornare terreno di conquista per altri
interessi globali.
Il governo di Bolsonaro è stato, secondo i dati ufficiali, il peggiore della storia per la deforestazione in
Amazzonia. Nel solo dicembre 2022, che è stato per lui l’ultimo mese di presidenza, sono stati eliminati
oltre il doppio degli alberi rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con un aumento del 150%. Le
immagini satellitari mostrano la distruzione di 218,4 chilometri quadrati di vegetazione nella parte
brasiliana, circa il 60% della più grande foresta tropicale del mondo. Si tratta del terzo dicembre più
distruttivo per il "polmone verde" della terra da quando la situazione viene monitorata, dopo quelli del
2017 e del 2015.
La questione è di estrema importanza per ISDE: i medici che si occupano di ambiente stanno
esprimendo forte preoccupazione per ciò che sta accade