ACEA, fermiamo il virus dei profitti: acqua ed energia per tutt@
stop alla distribuzione degli utili
L'emergenza sanitaria da COVID-19 da circa un mese sta costringendo gran parte della popolazione italiana ad
una permanenza obbligata a casa.
In questo periodo, ad esempio, secondo le recentissime stime sui consumi idrici, elaborate dai ricercatori
dell'ENEA, i consumi domestici di acqua nel nostro Paese sono aumentati mediamente del 53%. Con migliaia di
lavoratori costretti a lavorare da casa, sono aumentati anche i consumi di gas ed elettricità, tutto a carico delle
famiglie che non hanno potuto contare su nessun intervento sostanziale da parte del governo e delle autorità
competenti, che di contro hanno preferito destinare gran parte degli aiuti economici alle grandi imprese.
Come l'ARERA, l'autorità nazionale di regolazione, che ha stabilito il blocco dei distacchi per le utenze di acqua,
luce e gas solo fino al 17 Maggio. Un intervento che a nostro avviso è del tutto insufficiente.
Infatti vengono esclusi i riallacci a quelle utenze distaccate prima del 10 marzo e non sono comprese nella tutela
dai distacchi quelle situazioni individuate dal famigerato art.5 del Decreto Lupi che nega l'accesso ai servizi
pubblici essenziali, compresa l'acqua, a coloro che sono costretti ad occupare per avere una casa.
Ancora una volta si dimostra come Governo e Parlamento vengano meno ad una loro funzione fondamentale ossia
quella di legiferare sulla garanzia di servizi pubblici essenziali, a maggior ragione in un momento di emergenza
sanitaria, mentre siano intervenuti in maniera più che decisa sulla disciplina della vita di milioni di persone.
D'altra parte, i vari Governi succedutesi alla guida del paese si sono resi responsabili di una vera e propria
cessione di sovranità e competenze nei confronti di ARERA creando così le condizioni perchè questa Autorità
esautori le stesse istituzioni elettive dall'intervenire su materie importanti, oltre a gestire ingenti finanziamenti
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